Cosa chiederà la Uil al futuro nuovo governo? Antonio Foccillo, segretario confederale intervenuto ieri all’assemblea regionale dei lavoratori del pubblico impiego, ha risposto così: «Si ripartirà da quanto fatto fin ad oggi, tenendo il lavoro al centro del dibattito e del confronto rispetto ai rinnovi ancora da sottoscrivere per poi passare al delicato tema delle pensioni sul quale altrettanto forte sarà il nostro impegno. Comunque, abbiamo appena sottoscritto un importante accordo con Confindustria, un’ottima intesa sulle relazioni sindacali e pensiamo di portarlo al governo, a dimostrazione che sindacato e parti datoriali, quando c’è volontà comune, riescono a dialogare e portare a casa risultati».
Affollato l’incontro nella Scuola edile, è stato il primo in vista delle elezioni delle rsu previste il 17, 18 e 19 aprile. Fpl, Uilpa, UilRua e Uil Scuola sono le categorie interessate dalla tornata elettorale.
La segretaria regionale della Uil Tecla Boccardo, che è anche responsabile della Uil Fpl, ha aperto i lavori disegnando lo stato dell’arte della Pa in Molise. «Non vive uno stato di salute eccellente. A partire dal mondo sanitario in perenne crisi, agli uffici sui territori a rischio chiusura, ai Centri per l’impiego in quotidiano affanno, agli agenti di polizia locale sempre in numero esiguo o comunque sottodimensionati rispetto alle necessità».
Dopo le politiche e alla vigilia delle regionali, l’auspicio della Uil è che entrambi i governi «aprano una discussione seria e circostanziata rispetto al servizio pubblico ed alle sue problematiche, mettendo in campo una decisa programmazione dell’intero comparto, delle risorse a disposizione, dei fabbisogni dei dipendenti e dei cittadini utilizzatori». Per i servizi pubblici, ha aggiunto Boccardo, in Molise si vive una vera e propria vertenza «con lo spettro della delocalizzazione di alcuni uffici verso altre regioni che metterebbero in seria discussione un’autonomia che si rischia di perdere concretamente. E purtroppo di esempi di chiusura e accorpamenti ne abbiamo già avuti e in diverse amministrazioni».
A soffrire, è anche chi lavora nella Pa, il cui impegno perde in qualità. La sfida per chi si candida alle elezioni rsu, dunque, è grande.
Foccillo, che li ha seguiti personalmente, ha fatto il punto sui recenti rinnovi contrattuali: «Il cammino è appena iniziato, in quanto adesso si lavorerà al rinnovo dei contratti dei medici e dei dirigenti. Tutti i contratti, comunque dovranno essere rinnovati nel 2019, quindi già dal prossimo luglio si partirà con le varie piattaforme. Aspettiamo comunque la valutazione della Corte dei Conti, così che i lavoratori potranno beneficiare degli aumenti e degli arretrati rispetto a quanto sottoscritto». Importante, infine, l’accordo del 30 novembre sul precariato. Prevede che «quanti possiedono i requisiti possono essere inseriti negli organici delle amministrazioni pubbliche. Si è avviata, così, una stagione per definire in modo risolutivo la questione precariato».