Si chiude oggi il congresso nazionale della Uil. A Roma, dal Molise, 22 dirigenti sindacali: la delegazione più numerosa di sempre.
«Il Molise, se ben presentato e spiegato raccoglie intorno a sé curiosità e attenzione. Abbiamo scelto di mostrare alle migliaia di visitatori, nazionali ed esteri, alcune delle nostre eccellenze paesaggistiche, artigianali, culturali e turistiche, riscuotendo tantissimo apprezzamento per quanto di bello abbiamo nei nostri confini, ma che purtroppo non siamo mai riusciti a valorizzare ed esportare adeguatamente», ha detto la segretaria Tecla Boccardo. E ha aggiunto: «Non accetteremo ribassi e ritardi rispetto ad una ripresa che non possiamo più rimandare e che, se non riagganciata, davvero rischia di far scomparire la nostra terra».
È intervenuta in scaletta fra Furlan e Camusso e mentre arrivava in sala il ministro Di Maio. «È stato certamente emozionante portare la voce del Molise in un evento di tale portata e in un momento così ricco di attenzione delle migliaia di presenti. Ho avuto l’occasione – ha sottolineato Boccardo – di poter raccontare quanto il Molise abbia bisogno di cambiare velocità, passando dalle ormai note e conclamate progettualità e buone intenzioni a qualcosa che davvero dia il via alla ripresa».
Disoccupazione giovanile, piano per la stabilizzazione del precariato, decontribuzione e fiscalità di vantaggio per le imprese, servizi sanitari più efficienti: queste le emergenze e le esigenze del Molise. «Problemi vissuti da tutte le regioni del Mezzogiorno che, ho ribadito con forza, ha bisogno di una accelerazione rispetto alla destinazione di somme destinate agli investimenti e alla spesa ottimale delle risorse europee allocate», ha concluso.