Non si spegne l’eco dell’annuncio dei vertici Fca sugli stabilimenti italiani. Per Marco Amicone (UilTemp): «Bene la conferma di Termoli nelle strategie aziendali, ma ricordiamo i somministrati lasciati a casa». «Le dichiarazioni rese dal nuovo AD Fiat Mike Manley, relativamente al piano industriale e al progetto di rilancio degli stabilimenti Fiat italiani, restituiscono la tranquillità che l’ambiente, nella sua interezza, attendeva e meritava. Difatti, dopo il mancato rinnovo di decine e decine di somministrati lo scorso agosto e l’imminente scadenza degli ultimi precari in forze presso lo stabilimento di Rivolta del Re, unitamente alla cassa integrazione che stava interessando anche i dipendenti effettivi, la nostra più grande realtà industriale regionale cominciava a non far dormire sonni tranquilli». «Fortunatamente, continua Amicone, dopo che Manley ha illustrato ai sindacati quelle che sono le intenzioni del management rispetto ai vari siti produttivi, Termoli compresa, la nebbia pare essersi dissolta, lasciando spazio a un futuro più limpido per lavoratori e indottoۚ. Giustamente, i sindacati di categoria hanno manifestato soddisfazione rispetto a quello che è stato un evento vero e proprio, con l’annuncio di miliardi di investimenti in Italia e la tenuta dei livelli occupazionali un po’ ovunque, con la speranza di nuove assunzioni. Su una questione già posta spesso dalla nostra categoria di settore, però, la UilTemp vuole porre un ulteriore accento: non dimentichiamo quei lavoratori che il 4 agosto scorso hanno lavorato per un’ultima volta in quella fabbrica, che molti vedevano come un sogno, ad un passo dall’essere raggiunto. La chiamata da parte dell’agenzia di somministrazione, la formazione, l’affiancamento e il lavoro nei reparti con la speranza di avere un giorno quel contratto a tempo indeterminato in tasca, entrando a far parte in maniera definitiva di quel “ciclo produttivo. Purtroppo però, vuoi per esigenze produttive, vuoi per i dubbi che il decreto dignità in quel periodo (come adesso) alimentava sul lavoro somministrato, il contratto a quei 150 lavoratori non fu rinnovato dalle agenzie. Dunque, è al recupero di quelle professionalità che l’Azienda deve puntare, non appena le circostanze lo permetteranno, tenendo in giusta considerazione l’opportunità di riavvalersi di quanti hanno già prestato la loro opera da “esterni”, spesso per anni, con dedizione, professionalità e con qualche legittima aspettativa. Non sarebbe giusto, conclude Amicone, che in questa vittoria “di tutti” gli ex-lavoratori somministrati, venissero dimenticati nell’ entusiasmo che oggi giustamente si avverte e che speriamo diventi a breve anche il loro». Per la Uilm e Francesco Guida, «Il giorno dopo la notizia dell’arrivo dei nuovi prodotti a Termoli, l’aria che si respira non solo in azienda ma in tutta la Regione è di grande soddisfazione. In un momento così delicato, mentre in America la più grande casa automobilistica, la General Motors chiude vari stabilimenti e manda a casa 14.000 lavoratori, in Italia nelle stesse ore il gruppo Fca decide di investire, rendendo il futuro più sereno per migliaia di lavoratori ed in particolare per il nostro territorio. La Uilm ha sempre creduto fin dall’inizio che Fca avrebbe continuato ad investire in Italia ed in modo particolare su Termoli e sulle professionalità che ci sono all’interno del nostro stabilimento. Termoli sarà il primo stabilimento di Fca al mondo nella produzione dei motori ibridi FireFly 1.0 e 1.3. E ricordiamo che nei prossimi anni è previsto il passaggio all’ibrido di tutti i modelli. Grazie a nome dei tanti lavoratori che rappresentiamo. A giorni ci attendono altre sfide importanti come il rinnovo del Contratto collettivo specifico di lavoro e l’Audit all’interno dello stabilimento per il riconoscimento del Silver all’interno del Wcm. Ricordiamo che il Wcm è l’acronimo di World Class Manufacturing e rappresenta una metodologia per il miglioramento della qualità globale dei prodotti. A Termoli puntiamo all’eccellenza anche in questo. Siamo sicuri che anche su questi due importanti appuntamenti il trend positivo continui. Grazie a tutti i lavoratori che quotidianamente in silenzio costruiscono il futuro, siamo sicuri che anche questa volta scegliere Termoli sia stata la scelta vincente». Inoltre, Uilm, Fim, Fismic, Ugl e Aqcf alle 11 presso la sala consiliare del Comune di Termoli terranno una conferenza stampa in cui si discuterà degli investimenti di Fca presso lo stabilimento di Termoli. Infine, parola ai tre consiglieri comunali dipendenti, Vincenzo Sabella, Salvatore Di Francia e Michele Barile. «La giornata è una di quelle storiche – commentano – per tutto il gruppo Fca ma in modo particolare per lo stabilimento di Termoli, 5 miliardi di euro di investimenti a livello globale denotano lo stato di salute del gruppo, ma soprattutto la volontà di investire e di crescere ulteriormente. Termoli sarà il primo stabilimento italiano a produrre propulsori ibridi e questo ci riempie di orgoglio e di soddisfazione. Una soddisfazione che è di tutti i dipendenti Fca e delle loro famiglie, ma che deve essere fatta propria da tutto il territorio molisano, basso molisano e termolese in particolare. Nuove motorizzazioni si traducono in investimenti, in risvolti occupazionali, come la notizia di ieri di stabilizzazione dei precari in scadenza al 30 novembre e in dinamismo e crescita dell’economia locale. Ciò che lega il nostro territorio allo Stabilimento Fca non è solo un fattore economico e di interesse degli addetti ma di tutto l’indotto e l’economia del circondario, nonché un legame di natura affettiva, di riconoscenza e appartenenza».