Lo stato di salute del trasporto pubblico è drammatico. Alla vigilia dell’assemblea promossa dalle organizzazioni sindacali Faisa Cisal, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti e Ugl autoferro arriva l’ennesima denuncia sulle condizioni del comparto che versa «in una condizione di palese e grave drammaticità che si trascina ormai stancamente da decenni senza che le istituzioni e le competenze regionali preposte alla programmazione, al controllo e al rispetto delle regole, abbiano avuto nel corso di innumerevoli anni, il coraggio e la forza di sovvertire una situazione disastrosa sia per quanto concerne la pessima qualità del servizio offerta ai cittadini, ma anche e soprattutto per le pessime condizioni riservate ai lavoratori che vi operano». I sindacati chiedono una riforma urgente del settore Trasporto pubblico locale su gomma, poiché il ‘modello Molise’, nel quale il Tpl è affidato a 29 aziende private, si è dimostrato un «vero fallimento soprattutto per i beneficiari del servizio pubblico che poi sono quegli stessi cittadini molisani che a fronte di un servizio complessivamente scadente sotto tutti i punti di vista (efficienza, qualità dei mezzi, sicurezza, pulizia) affrontano costi ingenti e di gran lunga superiori alla media nazionale».
In Molise la totale e anomala privatizzazione del trasporto pubblico locale su gomma si è consolidata nel tempo in assenza di una vera liberalizzazione del settore basata sulla competizione e sull’efficienza dei servizi. Questo sistema ha, invece, consentito alle imprese che vi operano di «arricchirsi con la sola rendita di posizione ereditata nel tempo, senza mai competere con il mercato, senza mai effettuare investimenti, senza rischi di impresa e sfruttando unicamente i lavoratori destinatari di trattamenti normativi e di condizioni salariali indecenti e tra le peggiori in Italia ai quali occorre aggiungere inaccettabili ritardi o mancati pagamenti delle retribuzioni che in alcuni casi si protrae anche per sei/sette mensilità».
Le organizzazioni sindacali non sono più disposte a tollerare questa situazione caratterizzata da continue accuse e rimbalzi di responsabilità tra la Regione e le aziende senza «venirne assolutamente a capo e questo assurdo scenario sta mortificando il Molise e i suoi cittadini». Tra gli ultimi battibecchi, c’è anche la vicenda dei numerosi autobus ‘Euro 0’ che continuano a circolare, nonostante le norme ne consentono l’utilizzo. I sindacati sono disposti ad «alzare il tiro» coinvolgendo tutti i lavoratori del settore a partire da oggi alle ore 10 con un’assemblea straordinaria presso la sala riunioni del Dopolavoro Ferroviario di Campobasso.

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