«Il contratto istituzionale di sviluppo rende immediatamente realizzabili i progetti che le amministrazioni comunali vorranno mettere in cantiere. E così quelli delle imprese».
Disco verde dalla Uil allo strumento che il premier Conte ha presentato in Prefettura a Campobasso l’11 febbraio e su cui si è già svolto, venerdì scorso, il primo dei quattro briefing operativi in calendario con Invitalia.
Alla riunione, insieme a sindaci e organizzazioni di categoria, anche i sindacati.
Le idee candidabili al vaglio dell’agenzia per l’attrazione degli investimenti del Mise, per essere finanziate (con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri che ne sancirà anche una corsia preferenziale dal punto di vista burocratico) devono rispondere ad alcuni requisiti. «Non devono essere state già finanziate perché si tratta di un nuovo contributo che si aggiunge agli altri finanziamenti che già ci sono. Possono essere però un’integrazione di progetti già finanziati: devono avere la caratteristica della novità e del valore aggiunto per lo sviluppo», spiega Boccardo.
La procedura di valutazione e agevolazione sarà diversa da quelle fin qui seguire. «Ci sarà uno snellimento e neanche più un’anticipazione delle risorse, neanche in percentuale, ma un finanziamento immediatamente utilizzabile sul territorio. Quindi un’opportunità straordinaria che si presenta in questo territorio e il Molise è uno dei pochi fortunati rispetto alle altre Regioni: il contratto di sviluppo riguarda solo Foggia, il Molise, Potenza e Cagliari».
A Natale, la segretaria generale della Uil incontrò a Foggia – dove due giorni dopo fu avviato l’iter per il contratto della Capitanata – il premier Giuseppe Conte. «Devo dare atto che quello che Conte ha detto il giorno di Natale a me personalmente, in un incontro privato, si sta realizzando. Abbiamo parlato della situazione molisana, gli ho esposto il disagio che vive questa terra e la difficoltà che ha nell’agganciare la ripresa e lui in quell’occasione annunciò la sua venuta in Molise per il contratto istituzionale di sviluppo. Così è stato. Ha mantenuto la parola e la promessa», riconosce la sindacalista.
Ora però tocca al Molise. «Dobbiamo essere pronti e sfruttare al massimo questa opportunità, i Comuni possono inviare le loro proposte di progetto ad Invitalia che li aiuterà anche dal punto di vista tecnico, perché le amministrazione oggi hanno difficoltà a elaborare un progetto. Il tutto dovrà essere fatto in brevissimo tempo, ci sarà qualche altro incontro ancora in Prefettura con gli altri sindaci che ancora non sono stati invitati, dopodiché si passerà alla fase operativa. Come organizzazione sindacale, stiamo cercando di contattare le imprese che in qualche maniera possono venire a investire su questo territorio che può essere competitivo anche grazie agli altri strumenti, mi riferisco alla Zes e all’area di crisi. Qui fondamentalmente servono investimenti materiali e immateriali nelle infrastrutture, ma serve anche che partano quelle idee che possono portare non a un utilizzo delle risorse tanto per spendere soldi in questo momento, ma a investimenti che possano dare una svolta al nostro territorio. Per questo è fondamentale il coordinamento di tutte le istituzioni», conclude.
ppm