La commissione medica per l’accertamento delle invalidità non ha il segretario, ergo non può riunirsi. Un disservizio che ormai va avanti da quasi 3 mesi e che si è trasformato in un disagio patito da decine di utenti. Se la commissione non si riunisce, non può di certo ottemperare al compiti che riguardano le pratiche di verifica e controllo delle domande di invalidità. La notizia – pubblicata in esclusiva nell’edizione di ieri di Primo Piano Molise – viene ‘raccolta’ e rilanciata dal segretario regionale Uil, Tecla Boccardo. Che, naturalmente, rimarca gli effetti nefasti della burocrazia sui diritti, sui bisogni. «Ancora una volta passa sulla pelle dei più deboli» dice, sottolineando come i cittadini abbiano davvero poco interesse rispetto ai rimpalli delle competenze e delle responsabilità. Tecla Boccardo non ci gira troppo intorno, andando dritta al punto e rivolgendosi ai centri decisionali. «Regione e Asrem intervengano affinché questa surreale situazione si risolva al più presto e le prestazioni a favore dei cittadini tornino a essere erogate. Se poi, in via straordinaria, gli uffici competenti dirottassero alcune attività in capo alla commissione di Larino, come qualcuno chiede o suggerisce, ben venga se funzionale a tamponare l’emergenza».
Una commissione per l’accertamento delle invalidità ferma da quasi tre mesi rappresenta un disservizio grave: non poter procedere agli accertamenti delle invalidità per l’assenza del segretario, nei fatti, significa che ci sono decine e decine di istanze aperte, di domande che raccontano storie. Difficili e delicate. Ma, nonostante questo, «le amministrazioni coinvolte e responsabili – continua il segretario regionale Uil – oltre che scambiarsi qualche mail tra di loro pur di dimostrare un’attività di facciata e un minimo di interesse al riguardo, hanno fatto sì che la situazione arrivasse a livelli emergenziali. I cittadini non ne possono più di aspettare queste prestazioni». Scoccia dirlo, ammonisce Tecla Boccardo, ma dalla Uil l’avevano anticipato “in tempi non sospetti”. Nel corso di uno dei convegni sugli effetti dei pensionamenti anticipati e quota 100, alla presenza di Guglielmo Loy, si affrontò il tema preconizzando la paralisi dei servizi pubblici. «Oggi stiamo parlando di sostegno alla non autosufficienza che pare non costituire una priorità per chi amministra: nei nostri uffici di patronato, però, – incalza la Boccardo – ogni giorno vediamo cittadini stremati da attese inspiegabili. Conosciamo le competenze di ognuno e le relative responsabilità. Non ci interessa entrare nelle prerogative e negli obblighi, anche morali, dei singoli. Rivolgiamo però il nostro appello a Regione e Asrem affinché intervengano».