Si è tenuto ieri mattina, in piazza Pepe a Campobasso, il sit-in indetto dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl ed Uil in occasione dello sciopero nazionale dei servizi pubblici.
Un gruppo di iscritti e dirigenti sindacali, non molti come le norme anti contagio impongono, ha presidiato la prefettura del capoluogo di regione. All’ordine del giorno la lotta al precariato, il rinnovo dei contratti e la tutela della sicurezza e dei diritti di tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione.
Sui motivi della manifestazione Antonio Amantini, segretario Fp Cgil, ha spiegato che «lo sciopero è stato dichiarato per tre ragioni fondamentali. La prima riguarda il rinnovo del contratto di lavoro ormai scaduto da anni. La seconda le assunzioni, perché la Pa, o per i pensionamenti o a causa della pandemia vede i suoi organici sempre più ridotti. Infine la stabilizzazione dei precari. Parliamo di persone che hanno garantito e stanno garantendo, in questo periodo difficile, la tenuta istituzionale e costituzionale di questo Paese».
Il segretario Cisl Abruzzo-Molise Giovanni Notaro ha aggiunto che «si è arrivati a questo punto a causa dell’incertezza decisionale e perché non siamo stati ascoltati. Aver aspettato 12 anni per il rinnovo del contratto e, oggi, dover attenderne ulteriori tre da parte di chi, come gli operatori sanitari, viene definito eroe e poi viene subito dimenticato non è accettabile. Di fondamentale importanza la lotta al precariato ed il rinnovo della Pubblica amministrazione. Ma ad oggi – ha concluso Notaro – non vi sono le condizioni affinché ciò accada».
Duro l’attacco del segretario Cgil Paolo De Socio: «In regione abbiamo problemi sul metodo di come viene concepito il rapporto con le organizzazioni sindacali. A livello nazionale siamo stati troppo spesso ignorati, nonostante il sindacato abbia avuto un ruolo importantissimo per i protocolli sulla sicurezza e per far ripartire il Paese. Con questo sciopero si devono rilanciare le funzioni dello Stato».
Queste, infine, le parole di Tecla Boccardo, segretaria generale Uil:«La Pubblica amministrazione garantisce servizi essenziali per i cittadini. Noi chiediamo di rinnovare la Pa e di rilanciarla, perché una sua buona efficienza sarà in grado di garantire un buon sostegno per il futuro sviluppo dell’Italia. Senza una sburocratizzazione ed un rinnovamento – chiude la Boccardo – non si potranno garantire i diritti dei cittadini».
La manifestazione, svoltasi nel pieno rispetto delle norme anti contagio da Covid-19, ha visto la partecipazione di più del 10% dei lavoratori pubblici di tutta Italia, segno della sua importanza e di come il tema venga percepito sull’agenda delle priorità.

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