Dopo il primo e fin qui unico tentativo, fallito, del 2011 la Regione ha bandito la gara europea per la gestione del trasporto pubblico locale su gomma. Scade il 19 dicembre Due lotti territoriali da coprire con 288 mezzi di proprietà pubblica e concessi con la formula dell’usufrutto oneroso. «Ci auguriamo che il gestore sia lo stesso, ma potranno anche essere due», chiarisce l’assessore ai Trasporti Quintino Pallante, che ha portato a casa un risultato atteso da anni. «La scelta dei due lotti – aggiunge il governatore Donato Toma – oltre ad essere stata consigliata dall’Agenzia regolatrice dei trasporti ci permette di massimizzare i benefici della concorrenza».
L’anno scorso, Palazzo Vitale ha speso 25 milioni di euro per il trasporto pubblico su gomma. La base d’asta prevista dall’avviso è di 18,6 milioni all’anno per un totale di circa 167 milioni (l’appalto è novennale). Il risparmio è il risultato, sottolineano in conferenza stampa Toma e Pallante, dell’investimento da 70 milioni per l’acquisto di 288 nuovi autobus (euro 6). Ventotto quelli già consegnati, entro fine anno – conta il presidente – saranno 140 per arrivare a 288 entro il 2023. L’indizione della procedura da parte della centrale di committenza, aggiunge, «è una notizia importante che concretizza il nostro lavoro e conferisce certezze al buon funzionamento del trasporto pubblico locale extraurbano. La Regione Molise può finalmente chiudere un capitolo, che ha comportato ritardi e polemiche ben note, e aprirne uno completamente nuovo che va incontro alle aspettative dell’utenza ed è in linea con la nostra volontà politica. Era per noi un obiettivo importante, da raggiungere il prima possibile. Non è stato facile, non solo a causa della pandemia, e per questo, oggi, c’è maggiore soddisfazione».
Sia lui sia Pallante si riferiscono alle norma varata dal Consiglio regionale e promossa dall’ex governatore Iorio che fissava il lotto unico, in contrasto con la previsione della giunta. Poi è stata censurata dal governo nazionale e modificata di nuovo. Un cenno anche alle resistenze delle ditte, quasi 30, che attualmente si occupano del servizio e al fatto che la gara del 2011 fu annullata perché la vincitrice (Atm, ndr) non era in regola col Durc. Ma le polemiche, tirano dritto presidente e assessore, sono alle spalle. Con l’ottimizzazione assicurata dalla futura aggiudicazione e con i nuovi mezzi, «dotati di tecnologia avanzata per il tracciamento, geolocalizzazione della vettura, bigliettazione elettronica e il conta persone», comincia «una nuova stagione».
Due lotti, dunque: direttrici nord est di Campobasso per 6,4 milioni di chilometri, direttrici sud ovest di Campobasso e direttrici di Isernia per 5,8 milioni di chilometri. Il bacino regionale è unico. Tra i criteri di aggiudicazione, segnala Pallante, sono previste premialità per chi attua garanzie in favore dei lavoratori con l’obiettivo di archiviare anche la stagione dei ritardi nei pagamenti delle spettanze.