“Approvazione dello schema di contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale tra Regione Molise e Trenitalia S.p.A., anni 2024-2033, e relativi allegati”: proprio mentre avveniva l’ennesimo disservizio sul Roma-Campobasso, convoglio stracolmo all’inverosimile per i rientri in occasione delle festività natalizie, la giunta Roberti approvava il nuovo contratto di servizio della durata di 10 anni.
Tra le novità – che saranno illustrate nel corso di una conferenza stampa che si terrà tra Natale e Capodanno (probabilmente il prossimo 28 dicembre), anche l’acquisto di treni nuovi molto più capienti, proprio al fine di evitare che in alcune circostanze gli utenti viaggino come fossero a bordo di un carro bestiame.
«Come sempre – afferma in merito all’ennesimo disservizio il vice presidente della giunta Andrea Di Lucente – mi assumo ogni responsabilità. Me la assumo, però, per quanto di mia competenza, da quando sono assessore. Nel caso in esame, dall’entrata in vigore del nuovo contratto che la giunta ha appena autorizzato. Per il passato né sono disposto a pagare né ad accettare lezioni da chi sedeva in via Genova e oggi punta il dito» (chiaro il riferimento all’ex assessore Mena Calenda che sui social ha criticato l’accaduto).
In realtà Di Lucente va oltre, seppur a “microfoni spenti”, e non lesina critiche nei confronti di dirigenti regionali che al pari di maestrine impartiscono lezioni su tutto e tutti. Ma questa è un’altra storia.
Sul contratto che vincolerà la Regione a Trenitalia fino al 2023, il vice presidente rimanda alla conferenza stampa dei prossimi giorni.
La delibera pubblicata ieri mattina sull’albo pretorio reca numerosi allegati: aramaico antico per i non addetti ai lavori. Ma l’aspetto fondamentale, lo conferma Di Lucente, è il risparmio complessivo di oltre 70 milioni in dieci anni. «Potremmo – afferma l’assessore – arrivare anche a 100 milioni». Ciò a fronte del taglio di una o due corse per Napoli e di alcuni aggiustamenti che non incideranno – se non positivamente – sugli utenti finali. «Abbiamo eliminato quelle (le corse per Napoli, ndr) che, carte alla mano, viaggiavano pressoché vuote. E in realtà non le abbiamo eliminate ma sostituite col trasporto su gomma».
Quindi, i passeggeri, per quanto pochi, che in un determinato orario raggiungevano Napoli dal Molise, potranno comunque farlo salendo a bordo di un pullman.
Nel contratto – del resto non poteva essere diversamente – è previsto l’acquisto di nuovi treni. «Marca, modello e caratteristiche saranno illustrati in conferenza stampa. Si tratta di treni moderni, molto più capienti di quelli attualmente in uso, e per lo più a propulsione elettrica».
Non solo risparmio e treni nuovi, «sono tante le novità – aggiunge l’assessore Michele Marone – e per questo abbiamo deciso di illustrarle in un incontro pubblico dove forniremo tutte le spiegazioni necessarie».
Settanta milioni, che potrebbero diventare 100, in dieci anni, sono una bella cifra.
Nel deliberato, tra l’altro, si fa cenno anche alle «previste opere di ammodernamento e di completamento dell’elettrificazione della tratta ferroviaria Campobasso-Termoli, incluse nella programmazione Pnrr». Quindi, conclusa l’elettrificazione da Roccaravindola a Campobasso, potrebbe aprire il cantiere per elettrificare i binari fino alla costa.
Buone notizie che lasciano ben sperare nell’erogazione di un servizio essenziale che negli ultimi anni ha lasciato sempre molto a desiderare.
ppm

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