La tratta ferroviaria Campobasso-Roma è ormai tristemente nota per i continui disservizi che affliggono i pendolari. La pagina Facebook “Il binario 20 Bis” è diventata il canale attraverso il quale i viaggiatori denunciano ritardi, cancellazioni e sovraffollamenti cronici. La situazione, già critica, è ulteriormente peggiorata con i lavori di elettrificazione che hanno costretto a sostituire il servizio ferroviario tra Campobasso e Isernia con autobus, spostando il punto di partenza dei treni per Roma (e Napoli) a Isernia.
In ultimo, il taglio di alcune corse a far data dal 1° luglio scorso, provvedimento che sollevato un vespaio di polemiche e di cui si è discusso anche a Palazzo D’Aimmo.
L’ultimo disservizio denunciato
Lunedì scorso, il treno regionale delle 6.40 da Isernia per Roma si è trovato stracolmo a causa della soppressione della corsa successiva. I passeggeri sono stati costretti a viaggiare in piedi, in condizioni di estrema scomodità e calore. Le immagini delle carrozze sovraffollate, pubblicate da “Il binario 20 Bis”, sono diventate simbolo di una situazione insostenibile.
Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Roberto Gravina, ha espresso il suo sdegno, sottolineando come fosse prevedibile che i disservizi si verificassero e criticando la mancanza di una pianificazione adeguata. Gravina ha evidenziato che alla soppressione di alcune corse avrebbe dovuto seguire un aumento dei vagoni per garantire un servizio dignitoso ai viaggiatori.
Un’altra mattinata di disagi
Mercoledì mattina, un nuovo episodio di disservizio ha coinvolto il treno Isernia-Roma delle 6.40, fermo per un’ora a Rocca d’Evandro a causa della rottura di uno scambio. Il ritardo accumulato ha superato i 60 minuti, aggravato dalla rottura dei servizi igienici a bordo e dalla necessità di fermate straordinarie per bisogni fisiologici. La situazione ha causato non solo disagi ai passeggeri, ma anche ripercussioni sul servizio di autobus sostitutivi verso Venafro.
Un problema annoso
I problemi sulla tratta Campobasso-Roma non sono una novità. Da anni, i pendolari affrontano disservizi sistematici che compromettono la loro vita quotidiana. Il parco treni obsoleto e la gestione inefficace hanno reso i viaggi un calvario. Nonostante i cambi di amministrazione, le problematiche restano irrisolte, segno di una carenza strutturale nella pianificazione e gestione del trasporto pubblico regionale.
Le richieste dei pendolari
I pendolari chiedono da tempo soluzioni concrete. L’implementazione di nuovi vagoni, l’aumento delle corse e una migliore manutenzione dei treni sono solo alcune delle misure necessarie per migliorare il servizio. Roberto Gravina (ultimo in ordine cronologico a prendere posizione) ha sottolineato l’urgenza di rivedere la programmazione e adottare misure immediate per garantire un servizio ferroviario adeguato e sicuro. La sua interrogazione in Consiglio regionale punta a sollecitare un intervento tempestivo e risolutivo da parte delle autorità competenti.
Il ruolo della politica
La giunta regionale del Molise, che ha un contratto di servizi con Trenitalia, deve assumere un ruolo proattivo nella risoluzione dei disservizi. È necessario che la Regione faccia la voce grossa con Trenitalia per modernizzare il parco treni e migliorare la qualità del servizio. Solo attraverso una pianificazione attenta e un impegno concreto si potrà garantire un trasporto pubblico dignitoso e affidabile.
In conclusione
La tratta ferroviaria Campobasso-Roma rappresenta un esempio emblematico delle sfide che il trasporto pubblico molisano deve affrontare. Le denunce dei pendolari, amplificate dai social media, devono essere ascoltate e tradotte in azioni concrete. La speranza è che la Regione e Trenitalia possano collaborare efficacemente per risolvere questi problemi cronici, migliorando la qualità della vita di centinaia di studenti e lavoratori che quotidianamente si affidano al servizio ferroviario per raggiungere le loro destinazioni.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, è possibile seguire la pagina Facebook Il binario 20 Bis.

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