In I Commissione per l’esame del ddl che trasferisce i dipendenti dei Centri per l’impiego (fin qui in carico alle Province) alla Regione, Vincenzo Niro – a margine della seduta – parla anche di trasporti.
Quelli su gomma, in particolare, gli destano preoccupazione. «Votai contro il bilancio di previsione 2018 perché aveva delle falle che immancabilmente oggi abbiamo riscontrato. In base agli accertamenti – spiega l’esponente della giunta Toma puntando il dito contro l’amministrazione precedente guidata da Frattura – abbiamo trovato una carenza, una mancanza di fondi per assicurare il trasporto pubblico locale di circa 19 milioni e oltre. Questo è parecchio preoccupante, per quanto mi riguarda, perché adesso per assicurare le prestazioni minime alla comunità siamo alle prese col bilancio per cercare di recuperare queste somme e assicurare il servizio fino a fine anno. Sono fiducioso che il presidente Toma, dall’alto della sua esperienza, sappia capire dove recuperare queste somme perché non sono iscritte nei capitoli pertinenti».
Incalzato sui motivi di questa insufficiente copertura, ha aggiunto: «Quando nel bilancio trovi la copertura per quattro dodicesimi c’è poco da dire. I fondi ordinari trasferiti per il trasporto sono particolarmente insufficienti, adesso avviamo il percorso di razionalizzazione per cercare di trovare la soluzione ottimale. L’ho annunciato già alle imprese di trasporto, agli esercenti, vorremmo la più ampia condivisione possibile sapendo che la Regione deve mettere del proprio per questo servizio». La variazione al bilancio è sul tavolo dell’esecutivo.
In definitiva, però, Niro resta convinto che quello del trasporto pubblico locale su gomma sia un comparto che «va fortemente razionalizzato perché oggi non c’è la chiarezza su cosa avviene in un comparto difficile come quello dei trasporti».
Confusione, fin qui, c’era stata anche riguardo all’attuazione della legge Delrio che trasferisce alle Regioni le funzioni delle Province. E del tira e molla istituzionale, fra gli altri, hanno fatto le spese i dipendenti a tempo indeterminato o i collaboratori dei Centri per l’impiego. «Oggi c’è una soluzione perché la norma statale impone il trasferimento dal 1 luglio 2018 del personale a tempo indeterminato e per quello inquadrato con contratti di collaborazione a tempo determinato in capo alle Regioni», ancora le parole di Niro. Che ha anche la delega al Personale e per questo ha istruito il ddl e partecipa ai lavori della Commissione presieduta da Andrea Di Lucente.
Il provvedimento riguarda in Molise dieci unità a tempo determinato e 31 dipendenti fissi. Tutti entrano in pianta organica della Regione, ognuno col suo inquadramento contrattuale: per chi è a tempo determinato, c’è la proroga dei contratti fino al 31 dicembre.
Prenderteli da consiglieri, assessori, dipendenti regionali: vedrete che non si farà fatica a racimolare quella somma.