È stato sempre definito uno dei più ‘critici’ all’interno della maggioranza e anche durante i lavori del Consiglio non ha mai risparmiato interventi polemici su alcune scelte dell’amministrazione. Ieri è arrivato un altro inequivocabile segnale di dissenso: Pino Libertucci, consigliere in quota Pd, ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente della Commissione Mobilità. Una scelta «irrevocabile», comunicata tramite pec agli altri componenti della Commissione, ai capigruppo e al presidente dell’Assise Durante. Secondo i rumors a fare infuriare l’esponente del Pd (fresco di nomina all’interno del coordinamento di reggenza del partito, ndr) la gestione del trasporto pubblico da parte del titolare Francesco De Bernardo. In particolare, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’annuncio dello stop alle corse da e per il terminal dal prossimo 13 settembre. Insomma, la maggioranza targata Battista continua inesorabilmente a perdere pezzi e con le elezioni amministrative alle porte non è esclusa una resa dei conti all’interno del centrosinistra.
Del resto la ‘mossa’ di ridurre ulteriormente le corse non ha di certo catturato consensi tra i cittadini. Sulla questione è intervenuto anche il forum Tpl Molise. «Questa volta – evidenzia il presidente Filippo Poleggi – spenderemo poche parole. Una ulteriore riduzione del trasporto pubblico a Campobasso appare incredibile. Cosa pensiamo delle progressive riduzioni l’abbiamo detto moltissime volte. Le richieste, gli appelli, le proposte per una riforma e il rilancio di questo servizio fondamentale per la città è oramai letteratura. Confermiamo e sollecitiamo l’apertura di una stagione finalmente riformatrice anche in questo settore.
Cosa significa questa ulteriore riduzione in disagi, sacrifici, limitazioni della vita di molti lo stanno riaffermando cittadini ed altri soggetti sociali con efficacia.
Noi – aggiunge – vogliamo sottolineare solo due aspetti. Per conoscenza diretta pensiamo soprattutto ai tanti “poveri” e cittadini in “semipovertà” o a “rischio di povertà”, gli invisibili, come si dice correttamente. Per questi cittadini il colpo sarà mortale, significa che molti di loro non potranno neanche più accedere ai lavoretti, semi lavori che pur li aiutano a tirare a campare.
Vogliano richiamare il danno di immagine per la città capoluogo: e non si tratta di un fatto estetico ma del messaggio che veicola. Una fetta consistente di popolazione che perde contatto, una città con chi cammina e una parte di popolazione che resta ferma.
Per tutto quello che è stato richiamato da più parti oggi è tempo di concentrarci su come evitare questo scenario.
Per questo oggi è tempo di aprire il dialogo e trovare una soluzione.
Per questo ci proponiamo come promotori di un convegno, confronto, dibattito dove il Comune, la Regione, i cittadini, i soggetti sociali dicano la loro, con rispetto e democrazia, ma per trovare la soluzione al problema di oggi facendo ognuno la propria parte.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale, è d’accordo, chiederemo all’assessore regionale per la sua amministrazione non appena rientra, siamo sicuri che non si sottrarrà.
Per quanto ci riguarda lo diciamo subito: sentiremo le buone ragioni di ognuno con rispetto.
Noi chiederemo la collaborazione. Una comunità che condivide, a partire dalle sue istituzioni, pur nel confronto sincero, senza tatticismi, senza strumentalità ha prospettiva subito dopo la soluzione si apra un tavolo per la doverosa azione del cambiamento.
Noi come sempre diamo la nostra disponibilità con le nostre idee,la nostra esperienza, le nostre proposte, la nostra passione di cittadini che amano la loro città».

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