«Sono arrivati secondi. La situazione che hanno descritto i sindacati sul trasporto pubblico locale è già cambiata e cambierà nei prossimi mesi anche più velocemente».
Vincenzo Niro non si è rovinato il Natale per la conferenza stampa in cui Faisa, Uil e Ugl Trasporti hanno descritto una vera e propria vertenza Tpl e chiesto controlli e un tavolo istituzionale. Hanno parlato di fondi che la Regione eroga alle quattro ditte più grandi per un contratto di secondo livello che però non c’è ancora e di un’azienda che ha avuto accesso alla cassa integrazione straordinaria nonostante abbia «bilanci più che floridi».
«Ci ho messo sei mesi ad avviare i controlli sui bilanci delle aziende – replica l’assessore regionale – ma l’ho avviato. Quindi, senza polemica e col massimo rispetto per l’iniziativa sindacale, non capisco perché dal 2011 in poi non ho sentito iniziative come quella ufficializzata prima di Natale. Ora che stiamo partendo con la procedura per il gestore unico qualcuno pensa di intralciarlo? Non solo – prosegue il titolare dei Trasporti – Col ministero guidato da Toninelli abbiamo concordato un iter comune per la definizione del piano della mobilità. I sindacati hanno sollevato problematiche che appartenevano alle gestioni precedenti».
Il piano della mobilità, ribadisce Niro, conterrà una programmazione completamente diversa e intermodale dei servizi di trasporto, ridisegnando così anche il sistema delle fermate. Solo sei quelle regolari, hanno reso noto i sindacati il 22 dicembre. Tantissime quelle pericolose, gestite in maniera discrezionale dalle ditte, che dettano le disposizioni in maniera poco tracciabile e in caso di incidenti, hanno spiegato gli avvocati Fasciano e Rubino dello studio Iacovino, paga solo l’autista.
Ad ogni modo, Niro respinge al mittente l’accusa di mancato controllo: «O di poca chiarezza, che non mi appartiene. Anche per quanto riguarda il rapporto con Ferrovie ho chiarito che se entro aprile non si normalizzerà e allineerà il timing dei lavori previsti – mi riferisco alla metropolitana, all’elettrificazione e alla riapertura della linea fra Campobasso e Termoli – il contratto può essere rivisto o risolto».
Non convocherà un tavolo ad hoc con le sigle sindacali perché «io li avevo già incontrati. E forse la loro conferenza è stata una conseguenza della nostra riunione. Ribadisco la collaborazione coi sindacati per dare un servizio diverso e migliore ai molisani – conclude Niro – Molto cambierà, ribadisco, nelle prossime settimane».
ppm