Il braccio di ferro avviato dalla Regione con Trenitalia comincia a produrre risultati.
Ieri l’incontro fra il direttore Campania-Molise Pietro Diamantini e l’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Niro che ha chiesto all’azienda servizi migliori a fronte del contratto.
Trenitalia ha illustrato come negli ultimi mesi, su sollecitazione dell’assessore, ha intrapreso un’azione di svecchiamento della flotta impiegata sulla tratta Campobasso-Roma, utilizzando per il servizio treni Minuetto e Swing, in sostituzione delle automotrici ALN 663; in un’ottica di generale rinnovamento del servizio, tale sostituzione interesserà a partire dal giugno 2019 anche le tratte Campobasso-Isernia e Campobasso-Caserta.
In linea generale, dai rilievi effettuati dalla società è emerso che l’intervento a gennaio 2019 ha comportato un miglioramento della customer satisfatction rispetto ai dati riferiti al mese di gennaio 2018: i dati attestano che, con particolare riferimento alla puntualità e al comfort, l’indice dei clienti soddisfatti è migliorato rispettivamente del 3,8% e del 4,4%.
È stata quindi illustrata la proposta di Trenitalia di aggiornamento contrattuale che prevede il rinnovo della flotta con l’utilizzo di convogli diesel/elettrici e del treno Pop, con un abbattimento dell’età media dei mezzi impiegati, che dovrebbe passare dai 27 anni del 2019 ai 9 anni nel 2033.
Si è trattato di un confronto serrato fra le parti – anche considerando gli impegni economici ancora in essere – che ha visto comunque Trenitalia rendersi disponibile ad analizzare anche una rimodulazione di tale proiezione, richiesta dalla struttura regionale, considerando che, in base al cronoprogramma delle attività stabilito con società Rfi, il processo di elettrificazione giungerà a compimento entro maggio 2023.
Particolare attenzione è, inoltre, dedicata allo sviluppo di nuovi collegamenti commerciali attraverso l’attivazione della metropolitana Matrice-Bojano, con eventuale velocizzazione anche della tratta Matrice-Venafro e la riapertura delle linee Campobasso-Termoli e Campobasso-Benevento. Si tratta di un obiettivo sul quale esiste già un’azione politica concreta, concertata anche con Rfi e che comprende, in termini prioritari, i lavori di elettrificazione della rete, la cui cantierizzazione è prevista entro il mese di aprile (il 15 l’avvio dei lavori), il coordinamento del processo di velocizzazione della tratta Matrice-Bojano con quello di elettrificazione e la riapertura della tratta Campobasso-Termoli, che dovrebbe avvenire a partire dalla prossima estate.
Bastano piccoli accorgimenti per far aumentare il flusso degli utenti sulla tratta Campobasso-Termoli. Si pensi a quante persone che oggi sono costrette, con tutte, le intemperie, una volta scesi al Terminal ,con tutti i bagagli a recarsi alla stazione di Termoli per andarei al nord. Certo, oggi i mezzi della ferrovia, per il tragitto stradale molto scomodo, vengono evitati, ma se si ripristina la linea ferroviaria le cose cambieranno.
Non dimentichiamoci neanche che il collegamento stradale con Termoli è comunque a rischio ( viadotto sul Liscione), per cui il ripristino di detta tratta ferroviaria diventa indispensabile.
Ma se non si riesce a far funzionare bene la linea tra Campobasso e Roma con tutti i milioni di euro che la regione impiega e con il contributo del biglietto di centinaia di viaggiatori. Come si pensa di poter gestire una metropolitama leggera e tutta la linea per Termoli, con pochissimi viaggiatori?