“Io non so’ tarantino so’ campuascià, so’ campuascià, so’ campuascià…”. Chissà in quanti staranno canticchiando leggendo questo coro goliardico e saranno volati a quei giorni di una ventina di anni fa, quando di ritorno da Manfredonia si festeggiava la quasi matematica promozione in serie C2 superando il ‘nemico’ tarantino. Un modo per rendere onore ai Lupi di Mirko Cudini che escono indenni dallo Iacovone e conquistano un punto al gusto di salvezza. I rossoblù erano in evidente emergenza, con la difesa titolare e un pezzetto di centrocampo fuori per squalifica e infortunio. E’ servita una ripresa tutta organizzazione e cuore da parte di Candellori e compagni per riprendere un match difficile. Ad agguantare i pugliesi l’ex di turno Emmausso, ma ampio merito va dato anche a Zamarion che al 90’ ha parato un rigore a Saraniti.
Il tecnico sceglie l’undici più in forma, confermando le mosse della vigilia ma variando a sinistra, dove non c’è Pace ma Vanzan. In avanti si rivedono dal primo minuto Rossetti e Di Francesco con Emmausso. Al centro della retroguardia Magri-Sbardella mentre Tenkorang sostituisce Bontà.
Pronti via e il Taranto è già in vantaggio: lancio dalle retrovie che sembra innocuo e invece Mastromonaco è più sveglio della difesa molisana, rimette per Giovinco che da un’angolazione difficile mette in rete a porta sguarnita. Incertezza difensiva fatale. Una partenza choc per i Lupi che faticano anche a uscire dalla propria metà. La prima risposta sul destro di Emmausso che si fionda sul cross di Fabriani ma conclude troppo debolmente da ottima posizione. Ospiti che guadagnano metri e coraggio, pugliesi che ripartono con pericolosità. Una partita nata con l’handicap ma che prosegue poi sui binari dell’equilibrio. Sul finire della prima frazione è Versienti a far vibrare i tifosi di casa con un tiro al lato al termine di una interessante iniziativa personale. Primo tempo tutto sommato godibile seppure condizionato dal vantaggio iniziale siglato dai tarantini.
La ripresa si apre con una bella staffilata di Candellori che però deve rivedere la mira: un metro sopra la traversa. Cudini cambia subito: dentro Merkaj, fuori uno spento Di Francesco. Una ripartenza buona per i Lupi che provano a spingere e trovano la conclusione con Persia dal limite deviata però all’ultimo momento. Poi sul corner Magri mette fuori di testa. Squadra più pimpante e votata all’attacco. Occhio però al Taranto che dall’altra parte si fa ficcante con Saraniti ben servito da Civilleri, para Zamarion sulla linea bianca. Il Campobasso resta alto e aggressivo e al 60’ trova il pareggio: Merkaj mette due volte al centro, sulla seconda Rossetti trova il miracolo di Chiorra, Emmausso è un rapace sotto misura e sigla il suo terzo gol in campionato. Clamoroso all’82’ il palo colpito da Falcone con una bordata dai sedici metri. Il Taranto spinge alla ricerca del nuovo vantaggio e sembra fatta all’89’, quando Vanzan mette giù in area Manneh. Dagli undici metri Saraniti calcia abbastanza centrale, Zamarion è bravo a rimanere in piedi fino alla fine e a respingere il penalty per la gioia dei cinquanta tifosi campobassani sistemati in curva sud.