Era il 3 ottobre 2021 e il Campobasso conquistava la sua prima vittoria casalinga dal ritorno in serie C. Pochi si sarebbero aspettati che la seconda gioia piena sarebbe arrivata dopo quattro mesi e mezzo. È accaduto l’altra sera, in una delle gare più difficili, quella contro il Monopoli. Squadra concreta e affamata, oltre che organizzata, quella rossoblù, capace di non far tirare mai gli avversari nello specchio della porta. Occasioni poche, sfruttata una delle migliori con Tenkorang, il top tra i ventidue in campo. Ottime le prestazioni anche di Pace, dei centrali Menna e Dalmazzi, dello stesso Sbardella che ha sfornato l’assist per il gol (come ad Andria, ndr). Ha convinto Persia nel ruolo di playmaker. Insomma, una prova corale di buonissimo livello che riporta a quattro le lunghezze di vantaggio sulla zona playout. Tanta soddisfazione e consapevolezza di potersela davvero giocare con chiunque, come accadeva nella prima parte del girone di andata. Ecco le sensazioni di Mirko Cudini.
Mister, grande gioia per aver finalmente riconquistato Selvapiana, no?
«La contentezza è tanta perché abbiamo sfatato diverse cose, tra le quali la vittoria in casa che manca da tanto tempo. E poi abbiamo ripreso un cammino positivo dopo la sconfitta di sabato a Pagani. È una vittoria che ci dà grossa fiducia perché le vittorie in casa soprattutto potrebbero darci quello slancio in più, quindi siamo felici».
Una partita non spettacolare ma in cui la squadra è riuscita a sfruttare le poche occasioni create, è così?
«La squadra credo si sia espressa bene pur non creando occasioni importanti, ha svolto la partita come doveva farla. Davanti avevamo una squadra che non ci faceva giocare forse come volevamo noi perché si è chiusa molto bene soprattutto nel primo tempo. Siamo stati bravi a palleggiare, a girare palla, per creare i presupposti per il vantaggio. l’importante era non subire gol dopo un paio di partite, ci siamo riusciti. Siamo contenti della gente che ha esultato per un successo in casa dopo tanto tempo, quindi benissimo così».
Cosa significa vincere questo tipo di gare?
«Scatta sicuramente consapevolezza. Affrontavamo una squadra importante che sta facendo un campionato altrettanto importante. È strutturata fisicamente, con un’intelaiatura di livello, quindi per noi non era facile fare bottino pieno. Altre volte c’erano i presupposti per farlo e non ci siamo riusciti. Invece col Monopoli i ragazzi hanno fatto una prestazione intelligente, fisica e soprattutto di intensità mentale. Questo ha portato i tre punti».
Magari preparare la sfida al Bari sarà più facile, tra virgolette, no?
«Sicuramente si prepara da sola, la squadra che affrontiamo non ha bisogno di presentazioni. Andiamo a giocarci la nostra partita, per noi deve essere uno stimolo e anche occasione per fare punti che a noi servono. Al di là del Bari, andremo per cercare di fare il massimo. Sapendo che di fronte avremo la capolista. Abbiamo fiducia ed entusiasmo».

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