Una delle partite più importanti della stagione. Sembra un’iperbole, un’esagerazione, un modo per enfatizzare il momento. Ma se ci si riflette bene, a nove giornate dalla fine, quello in terra lucana è un crocevia veramente decisivo. Perdere vorrebbe dire probabilmente subire quasi certamente il sorpasso del Messina che è ormai alle calcagna e ritrovarsi in una zona playout che sta diventando abbastanza pericolosa per via delle rimonte dalle retrovie. E magari potrebbe innescarsi un processo negativo anche in vista dello scontro di domenica prossima proprio contro i peloritani che non arriveranno a Selvapiana in gita. Insomma, un risultato positivo è l’obiettivo minimo, poi è chiaro che ogni match ha la sua storia. Servirà un Campobasso votato al gioco e all’aggressività fin dai primi minuti, come spesso è accaduto in questa stagione, Bari compresa. Mirko Cudini vuole una squadra propositiva ma attenta, spavalda quanto basta, per spaventare Reginaldo e compagni e provare a portare in Molise l’intera posta in palio. Questa sì che sarebbe la vera svolta del torneo.
All’andata i Lupi avevano i tre punti in pugno ma si fecero riprendere nella ripresa dopo il vantaggio dopo un quarto d’ora grazie a un’autorete siglata dall’ex Manuel Ferrani. I molisani legittimarono il vantaggio ma senza raddoppiare e nel secondo tempo arrivò la rete di Gerardi a ristabilire la parità. Ecco, bisognerà essere concreti, pronti a sfruttare la minima occasione, qualche indecisione avversaria. La serie C non perdona, deve imparare a farlo anche il Campobasso. Saranno ancora assenti il portiere Zamarion, l’attaccante Emmausso e il centrocampista Giunta. Si va verso il ritorno al 4-3-3, con Candellori che dovrebbe vincere il ballottaggio con Tenkorang nel trio in mediana e Merkaj favorito su Di Francesco in attacco. Confermatissimi Liguori e Rossetti, così come Persia in cabina di regia. Fabriani sembra in vantaggio su Sbardella per il ruolo di terzino destro. Il match contro il Picerno sarà arbitrato dal signor Niccolò Turrini della sezione di Firenze, assistito da Ravera di Lodi e Pressato di Latina. Quarto ufficiale Gianquinto di Parma.

fds

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