Nel girone di ritorno è stato dopo Liguori il calciatore più determinante. Parliamo di Michele Emmausso, fantasista napoletano che è andato a segno domenica scorsa per la settima volta. Dopo diverse giornate in cui ha trovato poco spazio e ha vissuto anche un periodo difficile con una parte della tifoseria, è riuscito a imporsi a suon di gol e di prestazioni di qualità.
Era importante vincere contro la Vibonese e conquistare la salvezza sul campo e ora volete chiudere in bellezza, no?
«Sì. Innanzitutto mi va di dire che mi dispiace tantissimo per la piazza di Catania di cui ho fatto parte l’anno scorso. Le ambizioni di tutti noi sono sempre di migliorarsi, ci siamo meritati sul campo la salvezza. Ci sono state critiche, sono arrivati elogi, siamo giovani. Io sinceramente mi aspettavo che la salvezza arrivasse molto prima e tutti insieme ora vogliamo puntare a un obiettivo che può far felici tutti quanti».
Siete scesi in campo con molta determinazione domenica, quella che deve contraddistinguere la squadra nel rush finale, giusto?
«Certo, non bisogna mai accontentarsi in nessun modo. Noi dovevamo andare in campo e fare la nostra partita, l’abbiamo fatta e strameritata di vincere. Mi dispiace anche per la Vibonese, anche lì ho giocato. Ma contento del gruppo, dei tifosi che ci hanno sempre spinto. Mancano due partite, cerchiamo di puntare a una bella cosa».
Se fosse entrata quella rovesciata…
(Sorride). «Magari… sarà per la prossima».
Come affronterete le sfide di Catanzaro e con il Potenza?
«Come sempre fatto. La salvezza acquisita ti fa andare in campo con un altro piglio, un’altra mentalità e tranquillità. Ma l’approccio dovrà essere sempre lo stesso. Penso che tutti abbiamo l’ambizione di fare qualcosa di importante. Sarebbe un bel premio per tutti, dalla società alla squadra allo staff tecnico».
Dal punto di vista personale inizio non facile, qualche incomprensione col pubblico, ma dal girone di ritorno ha messo la freccia e preso il posto da titolare da falso nove: un bilancio?
«All’inizio probabilmente non ci siamo capiti, io non ho dato quello che potevo. Come ogni giocatore, quando senti la fiducia di tutte le componenti – e io l’ho sempre avuta anche dal mister – il giocatore bravo alla fine viene sempre fuori. Sono contento di aver contribuito alla salvezza e di far parte di questo gruppo, composto da ragazzi per bene e sani. Sono soddisfatto, cerchiamo di finire nel migliore dei modi».
fds