Un record l’ha già stabilito e difficilmente gli sarà tolto: è l’allenatore che ha resistito più di tutti nella storia sulla panchina del Campobasso. Tre stagioni in modo continuativo, di cui la prima stoppata solo dalla pandemia a otto giornate dalla fine. I numeri? Eccoli qua: 98 partite di campionato (comprese le due revocate contro il Catania), 2 di Coppa (perse tutte e due contro Anagni nel 2019 e Grosseto nel 2021, ndr). Significa che l’allenatore di Porto Sant’Elpidio è sceso in campo alla guida dei Lupi in 100 circostanze. Una cifra tonda, meritatissima. Un numero che lo pone al quinto posto assoluto tra i mister di tutti i tempi dei Lupi, alle spalle di Mario Oriente (143), Juan Landolfi (129), Antonio Pasinato (127) e Francesco Farina (111). Ma, ribadiamo, nessuno dei citati ha avuto il privilegio di essere il trainer in maniera ininterrotta e senza esoneri o ritorni per tre annate consecutive. Nel dettaglio, ha vinto 47 volte, pareggiato 29 e perso 24. I gol? 167 fatti e 125 subiti. Tanti, in entrambi i casi. Un Cudini che ha lasciato dunque un’impronta indelebile sulla piazza rossoblù, abituata negli anni a esonerare allenatori a ogni cambiamento di umore. È stato bravo Mario Gesuè, inutile girarci intorno, a non allontanarlo nell’ormai lontano ottobre 2019, nonostante i risultati negativi. Da lì è partita la cavalcata che ha portato alla promozione in C e poi alla salvezza di qualche giorno fa. Parlando di percentuali, i successi toccano il 47%, i pareggi il 29 e le sconfitte il 24%. Dati molto più alti sul fronte vittorie nei primi due anni, naturalmente, ma comunque si sfiora il 50 percento sul totale.
Un percorso che sa tanto di progetto portato a termine, come ha sottolineato qualche settimana fa il direttore sportivo De Angelis quando ha commentato: «Si può dire che si sia chiuso un mini-ciclo». Probabilmente l’avventura di Mirko Cudini nel capoluogo è terminata e gli va dato atto di aver riportato il Campobasso sulle pagine dei giornali nazionali.
fds
