Un buon ottavo posto fatto di picchi soprattutto nel girone di andata. In questo caso si parla di spettatori allo stadio. E Campobasso ha fatto la sua figura molto apprezzabile al primo anno di serie C dopo tantissime stagioni in D. Sui gradoni di Selvapiana sono andate in media 2.334 persone a partita. Significa che, sempre in media, hanno fatto il biglietto circa 1200 tifosi ogni domenica, visto che la quota abbonati è di ben 1.052. Il totale? Oltre 44mila. Dati numerici freddi, certo, che però servono a rendere l’idea del sostegno che la squadra ha ricevuto dalla gente nel corso della stagione. Nel girone di andata, sia per l’effetto novità/entusiasmo che per la portata delle avversarie, l’afflusso è stato più massiccio. Basti pensare che i record sono stati stabiliti contro il Bari e contro il Foggia, seguite rispettivamente da 4.600 e 3.800 spettatori. Exploit che hanno innalzato il risultato finale. Il minimo si è registrato invece in occasione delle sfide al Latina e al Monterosi: si è arrivati a circa 1.500. Bene al cospetto di Vibonese (2.800), Palermo (2.500), Paganese (2.800), Potenza (2.500). E’ fisiologico che l’avversario di turno attiri più o meno supporter allo stadio ma pian piano bisogna costruire uno zoccolo duro ancora più corposo che segua i match in maniera incondizionata. Per arrivare a questo traguardo occorre un po’ di tempo e soprattutto fidelizzazione con la categoria nuova.
Per quanto riguarda il girone C, guida la speciale classifica in maniera netta il Bari che ha timbrato una media di 10.300 spettatori al San Nicola. Alle spalle il Palermo con quasi 6mila. Piazze grandi, numeri giustificabili. Anzi, per tante partite si è fatto anche poco. Ottima la performance di Taranto e Foggia, subito dietro Catania (con tre incontri in meno, ndr), Catanzaro e Avellino che precedono di poco Campobasso. Ultimissime posizioni per Monterosi, che ha giocato a Viterbo, e per la retrocessa Vibonese. Sopra i mille sedici città, in cui rientra seppure di pochissimo anche la blasonata Messina.