Nella giornata di ieri il Campobasso ha inviato la documentazione del ricorso avverso la bocciatura della Covisoc dello scorso 1 luglio. Questo lo scarno comunicato stampa inviato nelle redazioni: «Il Campobasso ha depositato, presso la sede della Covisoc, il ricorso avverso il diniego al rilascio della licenza nazionale. La Figc deciderà nel corso del consiglio federale di venerdì». Ricordiamo che la Commissione di vigilanza sulle società professionistiche ha escluso in prima istanza i molisani e il Teramo, che si sono affidati allo stesso studio legale per far valere le proprie ragioni. Ma mentre le motivazioni ufficiali sono state rese note per gli abruzzesi, per i rossoblù si fa ancora fatica a capire nel dettaglio cosa sia stato contestato, se non che il problema è con la rateizzazione dei debiti fiscali con lo Stato. Si dovrebbe trattare di un mancato riconoscimento da parte dell’organo giudicante dello strumento utilizzato per rateizzare il debito fiscale (Iva) e di un ammanco di alcune decine migliaia di euro.
In sintesi, la Covisoc contesta invece al Teramo «il mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico-finanziari previsti per l’ottenimento della Licenza Nazionale ai fini dell’ammissione al Campionato di Serie C 2022/2023. Nello specifico, ha riscontrato che – alla data del 22 giugno – la società non ha assolto il ripianamento della carenza finanziaria di 975.490 euro, risultante dall’indicatore di liquidità al 31 marzo 2022 e non ha adempiuto all’obbligo di pagamento dei debiti fiscali risalenti al 2016, 2017, 2018 e 2019. Pur avendo la società presentato il 20 giugno una istanza di rateazione, il competente Agente della Riscossione non ha ancora fornito alcun riscontro né ha elaborato il rituale piano di ammortamento. Ne deriva quindi che, al termine perentorio del 22 giugno, i menzionati debiti erariali non possono essere considerati oggetto di un rituale adempimento rateale tale da permettere di affermare la tempestività dei pertinenti obblighi di pagamento». L’argomento contestato al Campobasso è lo stesso ma non si sa ufficialmente quanto sia simile nelle proporzioni e nei dettagli. Si spera di saperne qualcosa in più nei prossimi giorni.
Quasi sicuramente domani il Consiglio Federale confermerà la bocciatura e quindi bisognerà ricorrere al Collegio Arbitrale dello Sport per provare a spiegare quanto accaduto e la bontà della documentazione presentata. Fatto sta che col passare dei giorni viene fuori un quadro in cui si è agito con esagerata sicurezza nelle proprie azioni che è purtroppo è costata cara. Per ora.