Non cambieranno i gironi così come sono stati pubblicati qualche settimana fa. Lo ha ribadito il presidente della Lega Pro Ghirelli a ItaliaOggi, spiegando che «se il Consiglio di Stato dovesse reinserire il Campobasso il format di Lega Pro cambierà passando a 61 squadre, ma non varierà la composizione dei gironi». Senza dimenticare che si discuterà anche della posizione del Teramo, e in questa ipotesi addirittura di parlerà di C a 62 club. «Sarà il Consiglio direttivo a definire, anche se l’auspicio è quello di rimanere a sessanta – aggiunge Ghirelli –. In generale è necessario anticipare i tempi di valutazione dei requisiti per le iscrizioni ai campionati, ponendo un termine di pre-iscrizione con scadenza a marzo. La proposta è già pronta e sarà avanzata al prossimo consiglio federale. Se effettivamente decideranno così non potrò che obbedire e quindi riammettere le squadre nel campionato. I gironi non cambieranno, quelli sono e quelli rimarranno».
Nell’intervista rilasciata al quotidiano, il numero uno della serie C sottolinea in merito al merito sportivo di cui hanno parlato i giudici: «È encomiabile e dimostra sensibilità sociale elevata. Nella normativa delle licenze nazionali di Figc tale principio viene ponderato ed applicato in sede di iscrizione, introducendo una diversità di criteri. La serie C ha nel suo dna il dato sociale. Può esplicitarlo al massimo se risponde ai criteri di sostenibilità economica. I club virtuosi fanno attività sociale, quelli instabili finanziariamente creano problemi sociali spesso drammatici. Questa è la storia dei fallimenti dei club, perdita di posti di lavoro, scomparsa del calcio nella città ove è insediato il club. Per questi motivi, negli ultimi anni, abbiamo rafforzato le norme affinché si desse forza al criterio della sostenibilità economica come condizione di stabilità finanziaria dei club e si consentisse, di conseguenza, il rispetto della regolarità della competizione in campo».
Ricordiamo che la Lega Pro ha deciso di costituirsi in giudizio contro il Campobasso. Si tratta di un caso più unico che raro, dopo non esser mai intervenuta nei precedenti gradi di giudizio. In effetti, qualche società non ha molto gradito questo atteggiamento, come il Pescara che ha fatto sapere tramite il presidente Sebastiani di non essere d’accordo su questa posizione così osteggiante da parte della Lega e del presidente Ghirelli. È evidente che quest’ultimo ne sta facendo una questione di principio, una sorta di ‘battaglia legale e politica’ in cui si sta esponendo molto. E naturalmente tutti quelli che amano i Lupi sperano che ne esca sonoramente sconfitto.