È tornato ad allenarsi ieri il Campobasso dopo la vittoria batticuore di sabato scorso. Una partita spartiacque, decisiva, capace di far agitare e poi esultare come non succedeva da tempo i tifosi rossoblù presenti e quelli incollati agli schermi o ai social. Il 2-1 della provincia di Foggia ha permesso alla capolista di confermare la propria leadership: i due punti di vantaggio sull’Isernia resistono dall’inopinata sconfitta interna contro il Campomarino. Un duello sportivo infinito nella stagione della rinascita del calcio rossoblù che vede coinvolti i due capoluoghi. A questo punto il grosso sembra fatto. Ma ormai la piazza ha imparato a restare prudente, a non lanciarsi in pronostici che sembrano già scritti. Di scontato non c’è niente, e non lo sarà neanche l’ultima giornata in trasferta con la Turris (si dovrebbe giocare a Rotello ma non è esclusa un’altra sede, ndr). Domenica prossima è prevista la sosta, attesa come non mai da un gruppo sotto stress fisico e mentale da un paio di mesi a questa parte. Poi, il 30 aprile, la sfida al Campodipietra già retrocesso da qualche settimana e a -4 in classifica. Il campionato terminerà la domenica successiva, il 7 maggio.
Intanto, c’è il nome dell’altra finalista di Coppa Italia di Eccellenza nazionale. Si tratta del Cast Brescia, che ha battuto con un netto 3-0 il Certaldo in casa dei toscani che all’andata si erano imposti di misura. I lombardi affronteranno il San Marzano con data e sede che saranno ufficializzate quest’oggi. Tutto ciò significa che è ancora concreta la possibilità che i Lupi, nella malaugurata e difficilissima ipotesi che non dovessero riuscire a salire in D tramite il campionato, potrebbe farlo con la Coppa. Sì, perché la regola dice che chi alza il trofeo va di diritto in D. Nel caso in cui la squadra in questione avesse già acquisito la promozione in campionato, salirebbe la finalista. Entrambe, Cast e San Marzano, sono state già promosse. A questo punto, le norme stabiliscono che si dovrà ricorrere a uno spareggio tra le semifinaliste per assegnare il posto, ovvero tra Certaldo e Campobasso.
Questo il passaggio specifico della questione: “Nell’ipotesi in cui le due squadre finaliste della Coppa Italia Dilettanti avessero già acquisito tale diritto, l’ammissione al Campionato Nazionale Dilettanti della successiva stagione sportiva viene riservata nell’ordine e con esclusione di diverse e ulteriori assegnazioni: a) alla società vincente di apposito spareggio fra le società di Eccellenza regionale eliminate nelle gare della fase di semifinale; b) alla società semifinalista soccombente nella previsione che l’antagonista abbia anch’essa acquisito per proprio conto il diritto alla promozione alla categoria superiore”.