Felpa granata, tenuta sportiva, voglioso di iniziare a conoscere la città. Ieri la prima ufficiosa di Andrea Mosconi a Campobasso, annunciato come nuovo allenatore dalla società ma giustamente non ancora ufficiale per via del tesseramento che potrà essere completato solo dal 1 luglio prossimo. In tarda mattinata l’intenso e proficuo 
colloquio col direttore sportivo Pino De Filippis a Vasto, nel primo pomeriggio l’arrivo nel capoluogo. Allo stadio lo attendeva l’amministratore delegato Ivano Maselli. La pioggia non ha agevolato la visita alle strutture sportive rossoblù ma, volendo parafrasare un famoso detto, “allenatore bagnato, allenatore fortunato”. Il mister originario di Contigliano in provincia di Rieti ha fatto la conoscenza dei collaboratori, come il prof. Roberto Barrea, il quale sarà il suo secondo. Con Mosconi c’era anche il match analyst Antonio Alari: nell’ultimo periodo ha collaborato con il Vastogirardi. Il preparatore atletico sarà invece Antonio Mosconi, fratello del trainer.
Calciomercato. Bolle il telefonino del ds, a caccia dei colpi chiamati a trascinare i Lupi verso la categoria superiore. Di nomi se ne fanno e se ne faranno ancora tanti, molti si propongono per venire a Campobasso come capita nelle piazze ambite. Sicuramente Mosconi vorrà affidarsi ai cosiddetti fedelissimi, quei tre-quattro elementi che con lui hanno fatto benissimo nell’ultimo biennio o anche soltanto nella passata stagione. Su tutti, i più interessanti e papabili a vestire il rossoblù sono i difensori Christian Bonacchi e Lorenzo Schiaroli: il primo, classe 2000, è alle dipendenze del tecnico da quattro stagioni e ha messo insieme la bellezza di 80 presenze. L’altro, classe ’98, è stato un perno della retroguardia fanese nell’ultimo torneo con 30 presenze e 2 gol. Dovrebbe arrivare il trequartista e tuttofare Mirco Severini (’97), anche lui un fedelissimo essendo col mister reatino dal 2020. Nell’ultima annata 29 presenze e 3 gol, spesso utilizzato nei tre di centrocampo. Un elemento molto duttile.
fds
