Da molti indicato come la ciliegina sulla torta della campagna acquisti, Vincenzo Corvino si presenta ai tifosi del Campobasso da ultimo capocannoniere del girone F di serie D. Roba non certo per tutti, anzi. Un raggruppamento, quello pugliese-campano, che ha regalato sfide avvincenti e livello agonistico oltre che tecnico molto elevato.
L’attaccante salentino ha le idee chiare: «Sono molto contento di aver fatto questa scelta. Mi sto trovando bene, il mio biglietto da visita è rappresentato dai 17 gol realizzati a Fasano, spero di superare quest’anno il mio record. La mia carriera l’ho svolta per la maggior parte in Puglia e sono andato quasi sempre in doppia cifra. Voglio raggiungerla il prima possibile anche qui. Sono qui perché so che Campobasso è una città importante, con una squadra che vuole puntare in alto. Voglio fare meglio dell’anno scorso».
Un giocatore nel pieno della maturità calcistica (ha 32 anni, ndr), che non ci ha pensato su prima di accettare la corte del ds De Filippis e del club di Rizzetta: «Ho notato subito l’importanza della società e della piazza. Mi hanno impressionato da subito, ho scelto immediatamente Campobasso per la voglia che avevano di portarmi qui.
Faremo di tutto per vincere, pensiamo a una partita per volta.
La squadra è costruita per fare bene. Non è mai facile vincere, bisogna sudare e dare battaglia ogni domenica». Le differenze che potrebbe incontrare rispetto al girone H: «La squadra mi ha sempre messo nelle condizioni migliori per fare bene. Avevo molta voglia di rispondere con i fatti. Bisogna lavorare, vogliamo farci trovare pronti e iniziare a vincere da subito. Il girone H ha squadre più competitive, spesso non ti lasciano respirare, c’è più battaglia in mezzo al campo. Nel girone F si vede più giocare a calcio. Nessuno pensava che la Cavese potesse perdere il campionato ma il Brindisi era una grande squadra, sono contento per Danucci che mi ha allenato anche a Fasano. Spogliatoio cosa sacra, se si vive bene nello spogliatoio ci si esprime al meglio in campo. E questi primi giorni lo stanno confermando».
Sarà fondamentale cementare il gruppo prima di diventare ovviamente squadra: «Oltre a Gonzalez non conoscevo nessuno ma a livello di nomi sì. Stiamo creando un bel gruppo, c’è da lavorare seguendo il mister». Mentre a livello tattico, «negli ultimi anni ho giocato da seconda punta più vicino alla porta, mi piace fare gol, per me è ottimo il 3-5-2». Impossibile non ricordare il gemellaggio tra le tifoserie del Campobasso e del Fasano. Proprio questi ultimi gli hanno consigliato di venire nel capoluogo: «Anche i tifosi del Fasano mi hanno spinto a venire a Campobasso».