Meno due alla sfida contro L’Aquila. Il Campobasso, cocapolista del girone assieme a Samb, Chieti e Senigallia, ospita una squadra che arriva da due sconfitte consecutive e avrà sicuramente il dente avvelenato. Match non facile, contro un’avversaria che ama giocare al calcio e fa del possesso palla uno dei suoi cavalli di battaglia. Sarà Mosconi contro Epifani, oltre che faccia a faccia tra i capoluoghi del Molise e dell’Abruzzo che hanno tra l’altro gli stessi colori sociali. Ci sarà tanta gente allo stadio, il numero degli ospiti dovrebbe aggirarsi sulle 150 unità. Il tecnico dei Lupi presenta così la partita: «Sarà sicuramente particolare visto che loro hanno perso due volte e parliamo di una squadra importante e tra le favorite alla vittoria finale. La prepariamo come tutte. Non c’è nulla di scontato, Monterotondo docet che ha perso con noi e vinto a L’Aquila. Non è facile e ci sono anche gli avversari. È sempre complicato vincere, anche perché non vanno in campo i soldi o la piazza, servono sacrifici e unione d’intenti».
Mosconi, intervenuto nella trasmissione Zona Sport di Francesco Presutti, ha sottolineato la bellezza di poter allenare e vivere una città come Campobasso: «La piazza è bella, entusiasmante, dà gusto allenarla e viverla. Ci sono tanti tifosi, anche all’estero. Ci sono anche pro e contro, non è facile vincere perché ti chiami Campobasso. Serve sinergia tra media, tifosi, città, tifosi, squadra, soprattutto quando le cose fanno male. I problemi ci saranno per tutti e servirà unione di intenti. D’altronde, abbiamo conquistato finora cinque vittorie e un pareggio e per qualcuno sembra che abbiamo cancellato. La strada intrapresa è buona, ci sono gli ostacoli ma il campionato è lungo e livellato verso l’alto rispetto alla scorsa stagione. Ci sono sei-sette squadre che puntano al vertice e hanno preso giocatori importanti. Di abbordabile non c’è mai nulla».
L’Aquila, come detto, va presa con le classiche pinze. Si tratta di una formazione esperta, che punta come detto a dominare il gioco. Ecco perché il tecnico del Campobasso si aspetta «un match bello da giocare e vivere. Mi auguro che allo stadio ci sia entusiasmo e tanta gente per puntare a vincere. Penso che stiamo onorando la maglia al meglio, come giustamente ci hanno chiesto i tifosi fin dal primo giorno». A proposito della tifoseria, in queste prime giornate si è notata la sinergia che si è instaurata: «Io sono passionale, la sento mia questa piazza, per me è normale andare sempre sotto i tifosi, nel bene e nel male. La vivo come sono. Do tutto in campo e cerco di dare tutto con pregi e difetti. L’impegno non si discute, in primis dei ragazzi che sono persone serie e sono state scelte perché hanno dimostrato voglia di venire qui a giocare. Noi abbiamo la fortuna di giocare in undici più una città che ci spinge, abbiamo un giocatore in più».
Matt Rizzetta sarà in giornata nel capoluogo. Il mister spiega che «la società è sempre presente, oltre che essere importante, ambiziosa e intelligente. Diciamo che ricalca la piazza ferita di Campobasso. Cercheremo di fare quanto chiesto dalla società, ci saranno tante battaglie da affrontare ma avere il club che non ti fa mancare nulla è tanta roba».
«Un po’ di rammarico resta per non aver centrato nove punti su nove, avremmo dato un grande segnale di forza – aggiunge nel finale –. Ma sono convinto che contro L’Aquila potremo fare bene. Mi auguro che allo stadio venga tanta gente per spingerci alla vittoria, noi siamo pronti a dare l’anima per loro».
Le ultime. Tutti dovrebbero essere abili e arruolabili per la sfida di domenica a Selvapiana. Sia Corvino che Abonckelet sono rientrati proprio ieri in occasione della partitella in famiglia. Si va dunque verso il pieno recupero di entrambi. Per quel che riguarda il centrocampista, prevista una staffetta con Ricamato, mentre non è certo che il capitano possa partire titolare o magari essere impiegato a gara in corsa.