«L’emozione più grande? Nessun dubbio: rivedere tanta gente entusiasta sugli spalti dello stadio». Lo ripetono e lo scandiscono all’unisono Matt Rizzetta e Mark Consuelos, presidente e partner del Campobasso Football Club. Un’esclusiva che dagli Stati Uniti il massimo dirigente rossoblù e il maggior supporter hanno voluto rilasciare sulle nostre colonne al termine di un anno vincente, sia in Eccellenza che in serie D. Mark Consuelos è entrato da qualche mese nella famiglia rossoblù, anzi ha sostenuto il progetto fin dagli albori e tuttora è un consigliere prezioso nelle decisioni importanti da prendere oltre che finanziatore dei Lupi. «Siamo come una famiglia – sottolinea Rizzetta –. Dietro le quinte lavora un gruppo dirigenziale professionale e attaccato ai colori». Naturalmente, negli occhi di tutti c’è la splendida risposta dei tifosi in occasione del big match vinto contro la Sambenedettese. E qui Consuelos ha un bell’aneddoto da raccontare: «Abbiamo vissuto una splendida giornata. Abbiamo guardato tutti assieme la partita a casa mia, qui erano le 8.30 quando è stato dato il calcio d’inizio e il match è terminato quindi intorno alle 10.30. Ebbene, tutti dormivano e li abbiamo svegliati noi di soprassalto quando Persichini ha segnato, è stato un risveglio movimentato (sorride, ndr)». Gli fa eco il patron italoamericano, che punta tutto sull’appartenenza e sulla voglia di portare avanti un progetto lungo, duraturo e serio: «La cosa più bella è veder crescere la creatura nata da poco più di un anno e già capace di far riesplodere l’entusiasmo nella piazza dopo la delusione del 2022. Ribadisco che il progetto è a lungo termine e non dipende dai risultati raggiunti da una domenica all’altra. Abbiamo ben in mente cosa vorremmo creare, posso dire che l’obiettivo è conquistare subito il professionismo e in ogni categoria essere vincenti ma investendo in maniera intelligente e facendo sacrifici. Come ho avuto già modo di dichiarare, vorremmo diventare il gruppo dirigenziale più longevo e vincente della storia del Campobasso».
Diciamo subito che i due saranno nel capoluogo il 4 febbraio, in occasione della sfida casalinga contro il Roma City, club anch’esso di proprietà statunitense. Parlando del campo e dei risultati finora raggiunti della squadra, il giudizio è molto positivo ma è chiaro che si può e si deve fare ancora meglio per il sogno chiamato C: «Per ora diamo un voto tra il 7,5 e l’8. Il campionato è difficile ed equilibrato, ci sono tante società che vorrebbero salire di categoria e per questo dovremo essere bravissimi per puntare a restare primi fino alla fine. Consapevoli che siamo padroni del nostro destino». Inevitabile esaltare Rosario Pergolizzi, primo artefice della rimonta e del sorpasso di fine girone di andata: «E’ un allenatore serio, preparato e sa tenere al meglio lo spogliatoio effettuando anche i cambi giusti – interviene Mark Consuelos –. E si nota che i giocatori credono molto in lui. Poi sappiamo tutti che la palla è rotonda e che ci aspettano 17 finali nel girone di ritorno: siamo pronti ad affrontarle al massimo». L’assist che Rizzetta raccoglie e mette in rete: «Rispetto per tutti, paura di nessuno. Temiamo solo noi stessi, per questo bisognerà restare concentrati in ogni momento. Per noi il primo posto deve essere un punto di partenza in vista, speriamo, del traguardo da tagliare a maggio».
Parlando di mercato, la calza della Befana – magari con qualche giorno di ritardo giustificato – porterà in dono un attaccante: «Siamo convinti che un altro attaccante arriverà. Il mercato è delicato e difficile, dobbiamo agire in maniera intelligente. Rossetti? Non faccio nomi, il direttore Filipponi sa fare bene il suo lavoro e noi ci fidiamo delle scelte che verranno prese assieme al mister. La nostra squadra la ritengo completa, con una difesa davvero impenetrabile, un centrocampo di qualità e quantità e un attacco che ha solo bisogno di un ulteriore rinforzo per garantire qualche gol in più». Del passato recente Rizzetta parla in questi termini: «Rimpianti non ne ho. Ogni passo falso compiuto insegna qualcosa. Ne abbiamo fatti ma penso che ci abbiano rinforzato. Credo che le scelte sul vecchio staff tecnico siano state compiute nel momento giusto e abbiamo poi scelto le persone titolate per farci risalire. In un campionato ci sono alti e bassi, spero che il nostro basso l’abbiamo già vissuto».
Franco de Santis