Fatto numero uno: il Campobasso si conferma capolista del girone F nella prima del 2024 vincendo in rimonta. Fatto numero due: i rinforzi dicembrini stanno facendo la differenza. Fatto numero tre: la concorrenza è più agguerrita che mai e in queste due partite consecutive in casa bisogna mettere in saccoccia sei punti. Premesse che servono a dire che i Lupi hanno vinto a Monterotondo di autorità, sporcandosi le mani, lottando e recuperando un risultato che non sorrideva affatto dopo la prima negativa mezz’ora di gioco. La cosa più importante allora è un’altra: la reazione, il saper rialzarsi dopo la sberla ricevuta in pieno viso, pareggiare e sorpassare gli avversari. Il tutto, nel giro dei cinque minuti finali della prima frazione e i primi venti della ripresa. Le armi sportive migliori a disposizione? I calci piazzati naturalmente, dai quali nascono la maggior parte delle reti di marca rossoblù. E non è mica un difetto, anzi. Si parla di un pregio da sfruttare ogni domenica se possibile per mettere pressione e paura ai rivali di turno. Dunque, i tre punti in terra laziale permettono alla squadra di Pergolizzi di mantenere le tre lunghezze di vantaggio sulle seconde, che si sono ridotte da tre a due: l’Avezzano ha pareggiato a Fossombrone ed è a -5, hanno vinto invece sia L’Aquila (di misura a Piedimonte) che la Sambenedettese, che ne ha rifilate quattro al Sora. Occhio alla rimonta della Vigor Senigallia (-5) che si è imposta anche a Termoli e, come Campobasso e L’Aquila, ha conquistato ben tredici punti nelle ultime cinque gare. Numeri da primato anche questi. Il tris confezionato due giorni fa alle porte di Roma ha messo in mostra una squadra non brillante, è vero, ma cinica sicuramente sì. E questo è un dato da esaltare, viste le tante palle gol sprecate nel 2023. A segno l’ultimo acquisto, il difensore Di Filippo dagli sviluppi di un corner, oltre a Grandis che ha realizzato la sua terza marcatura nell’arco di quattro incontri, un mezzo record per il forte centrocampista argentino. Il 3-1 della sicurezza l’ha sfornato invece capitan Nonni, il quale ci ha abituato a gol pesanti e decisivi sempre su corner. A conti fatti, i 37 punti in graduatoria rispecchiano quanto fatto vedere finora dal Campobasso che ha fame e si vede. Fra cinque giorni, come si accennava, a Selvapiana arriverà il fanalino di coda del raggruppamento, il Matese di Corrado Urbano. Una partita da non sottovalutare neanche per un secondo. E una settimana dopo sarà la volta dell’Atletico Ascoli, sempre all’ombra del Castello Monforte, altra formazione che naviga in zona playout e dunque da prendere con le dovute precauzioni. Per dirla alla Rosario Pergolizzi: «Contro il Matese avremo un ulteriore banco di prova, le difficoltà ci saranno ogni domenica». Ultimo dettaglio statistico: Maldonado e soci sono gli unici ad aver vinto così tanto, 11 volte, oltre a 4 pareggi e 3 sconfitte.
Franco de Santis