Sarà una giornata storica. Da brividi, poderosa, massiccia ed emozionante la risposta che i tifosi del Campobasso hanno dato, stanno dando e daranno a San Benedetto del Tronto e in tutte le partite che mancano alla fine di questo intensissimo campionato. In città non si parla d’altro, e cioè dell’esodo, dell’invasione, della presenza da urlo dei sostenitori che domenica 14 aprile affolleranno i gradoni della curva sud del Riviera delle Palme. In poco più di quattro ore, infatti, sono stati letteralmente polverizzati 1.100 biglietti messi a disposizione dalla società della Sambenedettese per il big match. Prima il blocco degli 800 tagliandi, poi quello di ulteriori 300. E questa mattina il tavolo tecnico si riunirà per decidere sul probabile innalzamento a quota 1.500 delle presenze totali molisane a San Benedetto del Tronto. Ogni parola sul senso di appartenenza, sul bacino d’utenza potenziale, sull’amore che il popolo rossoblù nutre per i Lupi è a questo punto superflua. Bisognerebbe soltanto alzarsi ed applaudire. Una cornice di pubblico in trasferta di tale portata, a memoria, è difficile ritrovarla. Bisogna andare indietro di diversi anni, come accaduto per esempio a Pozzuoli e Sora nella serie C2 2000/2001, oppure ai settecento di Firenze nel 2014 in occasione della finale di Coppa d’Eccellenza contro il Ponsacco. O ancora, a Caserta (serie D 1997/1998), a Lanciano (1998/1999). L’ultima grandissima prova di forza a San Benedetto è datata 23 novembre 2014: quasi 600 ospiti campobassani in delirio per un 3-2 timbrato da capitan Minadeo entrato nei libri calcistici oltre che nei cuori del popolo nostrano. Nel campionato corrente ottima è stata la risposta a L’Aquila: in pochi minuti 500 biglietti e molti tifosi sono rimasti fuori. Questa volta si spera che anche chi in un primo momento non è riuscito ad accaparrarsi il tagliando possa in giornata acquistarlo se la dotazione dovesse essere portata a 1.500.
Franco de Santis