Chiamatelo pure nuovo esame da grande. Per il Campobasso è scattata la marcia di avvicinamento al viaggio con destinazione Chieti. Una gara che potrebbe essere spartiacque per i rossoblù. Stavolta, però, i lupi non hanno niente da perdere. Ma se in casa dei neroverdi dovesse giungere un risultato positivo si potrebbe spostare l’asticella verso l’alto. Contro il Poggibonsi, al di là del pareggio acciuffato in extremis, ci sono stati dei progressi da un punto di vista fisico e tecnico. Il Campobasso ha preso coscienza dei propri limiti (approccio da migliorare, necessità di maggiori alternative nel pacchetto under più alcuni errori individuali da correggere), ma sta lavorando per rendersi ancor più competitivo. Già conferire maggiore solidità al pacchetto difensivo è stato un passo in avanti non da poco. Contro il terzo attacco del girone, vale a dire il Chieti, le sensazioni positive di domenica potranno trovare o meno conferma.
Mercato – Le mosse dei rossoblù in chiave campagna acquisti non lasciano spazio a ulteriori interpretazioni. Servono rinforzi a livello di under. Non è possibile tirare avanti solo con Esposito, Forgione e Di Libero. La priorità resta quella di un portiere. Scartati Menegatti e Zanier, in prova la settimana scorsa, ieri si è visto all’Antistadio Acli Matteo Cerretti, ex Juve Stabia, Fondi, Guidonia e Treviso. L’estremo difensore, che però è un classe 1991, è stato già alle dipendenze di Multineddu. Ora toccherà a Imbimbo e al preparatore Limone valutarne le potenzialità. Quello di Cerretti non era però l’unico volto nuovo. Sulla corsia sinistra ha infatti provato a mettersi in mostra il laterale Giorgio D’Andrea, lui sì classe 1992, impegnato negli ultimi due anni in D con Zagarolo e Orvietana per un totale di 42 presenze.
L’allenamento – La squadra ha analizzato come di consueto l’ultimo match negli spogliatoi del Romagnoli. Un confronto sereno, al termine del quale il gruppo si è spostato sull’adiacente terreno in sintetico. Il preparatore atletico Piscitelli ha diviso la squadra in due gruppi, a seconda di chi ha giocato contro il Poggibonsi e di chi invece è stato a guardare. Nella parte finale esercitazioni tattiche e un quarto d’ora di partitella. Non c’erano Di Libero, out dopo l’infortunio che lo ha costretto ad abbandonare nel primo tempo la gara di domenica, e Modica che si è sottoposto a una visita specialistica per i problemi alla schiena che lo attanagliano con cadenza periodica. Stamane solita seduta lunga. Domani programma tattico all’Antistadio Acli. Imbimbo valuterà in giornata se proporre una sgambata a ranghi misti o scegliere il confronto con una delle selezioni giovanili rossoblù.
Emergenza stadio – Domenica scorsa il terreno di gioco del Romagnoli è apparso in condizioni migliori rispetto al match contro l’Hinterreggio, ma in ogni caso si è dimostrato inadeguato alla categoria. Restano pertanto tutti i dubbi su una manutenzione che non si capisce bene a chi debba spettare. Di certo, in un campionato a livello nazionale, il catino di Selvapiana non è certo un bel bigliettino da visita per la città. A questo va aggiunta la difficoltà a creare gioco dal momento che non è semplice controllare i rimbalzi del pallone.