Nessun incontro de visu, ma un abboccamento telefonico. L’atteso incontro tra Ferruccio Capone, presidente del Campobasso, ed il sindaco del capoluogo Gino Di Bartolomeo come anticipato su queste colonne è rimandato ai prossimi giorni. Ieri, però, c’è stato un tentativo di fissare un rendez vous da parte dell’ingegnere irpino al timone dei rossoblù. A confermarlo lo stesso primo inquilino di palazzo San Giorgio. “Mi ha chiamato mentre ero impegnato in una riunione – argomenta il primo cittadino – e ci siamo dati appuntamento telefonico più in là per fissare un incontro”. I due, infatti, non si sentivano, né vedevano dalla conferenza stampa in cui si era parlato di cittadella dello sport nel capoluogo di regione. “Come l’ho sentito? – prosegue Di Bartolomeo – Aveva un tono molto serio, per certi versi dimesso. Mi è parso di aver percepito l’espressione ‘Ti lascio il Campobasso’. Ma ero in un contesto con diverse voci e non sono certo di aver compreso bene. Non gli ho potuto nemmeno rispondere appieno e pertanto l’ho invitato a risentirci, anche se lui non mi ha più chiamato”. “Indubbiamente il tono della voce non era né sereno, né felice”, chiosa. Da parte sua, l’imprenditore irpino era anche lui oberato di impegni ieri e pur contattato telefonicamente ha più volte lasciato squillare il telefono a vuoto, lasciando poi rispondere a sera da una collaboratrice cui ha affidato il messaggio di richiamare all’indomani (quest’oggi, ndr). Una vicenda, insomma, che rischia di divenire un vero e proprio tormentone in questa settimana che non porterà ad alcun confronto sul campo ma andrà poi a portare il gruppo verso la settimana di avvicinamento al match con l’Aprilia, primo di due confronti interni (l’altro sarà contro il Gavorrano) che potrebbero segnare con forza il percorso in campionato dei rossoblù.