La decisione era nell’aria, ma l’ufficialità è giunta solo a ridosso dell’ora di pranzo. Stefano Avincola è il nuovo allenatore del Campobasso. La società rossoblù ha optato per una scelta di discontinuità tecnica, così come avevano lasciato intendere sia il ds Recchi che il presidente Di Palma. Un cambio di direzione preventivato ma impopolare, dopo la miracolosa salvezza ottenuta da Salvatore Vullo. A favore del tecnico siciliano si era schierata l’intera piazza. Il suo lavoro, infatti, aveva messo tutti d’accordo in un ambiente spaccato che però si è riconosciuto nel proprio mister. Un affetto che magari non è stato esternato sugli spalti, rimasti per lo più vuoti, ma che è stato sempre latente ed è esploso nel momento in cui la figura di Vullo è stata messa in discussione. Non è bastato, però. Il Campobasso passa ad Avincola, romano, classe 1964, nove anni nel settore giovanile della Lazio dove ha lanciato calciatori di prospettiva come Macheda e Faraoni. In prima squadra è stato collaboratore di Mimmo Caso in biancoceleste, per poi diventare due anni fa secondo di Nando Orsi alla Ternana. Avincola  si è detto pronto a quella che ha definito una sfida affascinante. L’allenatore verrà presentato la settimana prossima allo stadio dal presidente Di Palma. A proposito dell’imprenditore vicentino, è in programma lunedì a Campobasso un incontro chiave con l’amministrazione comunale per affrontare i discorsi relativi alla gestione dell’area di Selvapiana.

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