La delusione supera la rabbia, e non si capisce se questo sia un bene o un male. Il Campobasso esce dal Porta Elisa di Lucca con le ossa rotte e un altro carico di interrogativi senza risposta. Secondo tempo tra i peggiori degli ultimi anni, senza nerbo e voglia: la Lucchese ringrazia e porta a casa, sudando la maglia dal primo all’ultimo secondo, nonostante la gravissima crisi societaria. L’amarezza aumenta di fronte a una prima frazione tutto sommato giocata discretamente e con due occasioni da gol non sfruttate in apertura.
In cronaca. Lombari, dopo la bella prestazione condita dal gol del 2-0 contro l’Ascoli, si guadagna una maglia da titolare. Rientra il difensore Calabrese, Morelli sostituisce lo squalificato Pierno. 2 minuti e mezzo e prima occasionissima per i Lupi: Bifulco riceve sul filo del fuorigioco, mette sul piede di Serra una palla forte e tesa, forse anche troppo, il centrocampista va di prima intenzione ma non riesce a tenerla bassa alzando troppo. Partita vivace, ma ha qualcosa di clamoroso quanto divorato da Antonio Di Nardo al minuto 14: Martina salta un uomo, rientra, poi torna sul sinistro servendo il numero 9 completamente solo nell’area piccola, la conclusione è sul portiere. Che errore. E che rischio qualche istante dopo in fase di costruzione dal basso, Calabrese dà a Neri che serve l’avversario e poi rimedia in due tempi. L’equilibrio prende il sopravvento dalla seconda metà della prima frazione, la Lucchese (34’) si fa ficcante sull’asse Galli-Selvini, poi la conclusione dalla seconda linea di Benedetti termina alta. Ancora più corposa l’occasione creata da Magnaghi sulla botta dai 20 metri neutralizzata da Neri che si distende in angolo.
La ripresa si apre con il decisivo scatto felino del portiere ospite che vola e si accartoccia sul pallone colpito di testa da Benedetti. Prova a rispondere il Lupo con Bifulco che fa a fette la difesa di casa servendo in profondità di Di Nardo che ha un buon controllo ma sul rientro la perde. Al 54’ il brivido è importante: il solito Magnaghi prende la mira, scocca il mancino che viene deviato da Benassai, Neri fuori causa ma la sfera sfiora soltanto il palo. Rossoneri più in palla e in forcing, Prosperi cambia Bifulco e Lombari con D’Angelo e Di Stefano. Il Campobasso non riesce più a rendersi pericoloso e a ripartire palla al piede, locali che spingono e vanno a un passo dal vantaggio al 69’: Gemignani ruba palla a Serra troppo morbido nella circostanza, cross perfetto da sinistra sul quale si tuffa Fedato, para Neri e pallone sulla traversa. Dieci minuti dopo la frittata è fatta: Gucher sguscia via a sinistra, Remy è in ritardo, lo tocca: è calcio di rigore. Dagli undici metri Selvini non sbaglia e porta meritatamente in vantaggio i toscani. Black-out completo due minuti dopo: Remy perde palla sulla trequarti, Selvini è fulminante a prendergliela e a saltare Neri per il 2-0. Partita chiusa nel modo peggiore. Nel finale brutto colpo per Bigonzoni costretto a lasciare il campo in barella ma per fortuna niente di grave per lui. Lupi in dieci, non ci sono più cambi. Ma il match non ha più niente da dire: molto dovranno dire invece sul campo i calciatori ancora una volta battuti e non in grado di svoltare una stagione altalenante. Tifosi e club meritano molto di più.

Franco de Santis

 

Fotoservizio Marco MOFFA
(ufficio stampa Campobasso Fc)

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