Il Campobasso torna a riflettere sul ripescaggio. Il pressing operato su Gravina durante la visita di venerdì in Molise ha consentito di individuare le priorità per rendere lo stadio di Selvapiana agibile. Due le prescrizioni indicate dal presidente della Lega Pro, vale a dire l’impianto di illuminazione e la videosorveglianza. Per i fari la squadra tecnica del Comune dovrebbe muoversi a breve. Per l’altra prescrizione si sta discutendo con la Questura della possibilità di istallare un impianto mobile così da ottenere un’agibilità temporanea. Qualora tali interventi dovessero andare a buon fine la scelta spetterebbe al Campobasso. Nelle ultime ore la società ha valutato con attenzione vantaggi e svantaggi. Tra i contro c’è senza dubbio il notevole esborso immediato (250mila euro di contributo a fondo perduto, 70mila euro di tassa d’iscrizione e circa 350mila euro in fidejussioni), una cifra importante soprattutto in un ambiente immobile e dopo che il club ha perso anche il proprio main sponsor. Tra gli aspetti favorevoli la possibilità di centrare subito – e senza ‘rischi di classifica’ – una categoria a cui il Campobasso ambisce e che porterebbe, tra contributi federali scaturiti dalla ripartizione dei proventi della Legge Melandri e diritti televisivi, circa 600mila euro nelle casse del club durante l’intera stagione sportiva. E poi ci sarebbe l’appeal diverso di gare contro avversari del calibro di Lecce o Foggia rispetto alle rivali attuali.
La decisione dei rossoblù potrebbe giungere già nel corso della giornata visto che la scadenza per la presentazione della domanda di ripescaggio è stata fissata al 26 luglio. Nel frattempo il Campobasso ha annunciato, dopo gli innesti di De Matteis ed Esposito, anche l’acquisto del centrocampista Voltasio dal Taranto. Due le riconferme, vale a dire quelle di Grazioso e Lucchese. Ha invece lasciato capitan Todino, destinato a un accordo con un team di Promozione campana.