«Dall’estate l’ho ripetuto più volte. Questo progetto ha bisogno di tempo e pazienza. A livello sportivo il cammino è nella norma. A Matelica possiamo aver perso 4-0, ma quando si punta sui giovani può capitare»: a parlare è Aniello Aliberti che, dopo settimane di silenzio, dice la sua sull’inizio del campionato del Campobasso.
A Primo Piano Molise rilascia una lunga intervista della quale proponiamo alcuni stralci.
Sui tifosi. Parla della volontà di non tentare il ripescaggio che, potrebbe essere l’inizio delle incomprensioni con i tifosi: «Non c’erano le condizioni per giocare tra i professionisti. Noi siamo stati presenti fino all’ultimo e abbiamo cercato di capire se ci fossero occasioni da sfruttare». E poi sulla freddezza dei tifosi, tanto da vedere gli spalti vuoti, spiega: «Se oggi, sulla scorta di questa situazione, dovessi dare un consiglio alla società direi forse che con 500 abbonati non si può portare avanti una squadra di calcio. Il nostro programma, però, è basato sulla crescita dei giovani e su altre prospettive. Probabilmente il pubblico non lo ha ancora compreso».
Sul mercato. Aliberti anticipa anche le scelte che verranno effettuate in questa finestra di mercato a dicembre: «Alcuni calciatori sono andati via per scelta dell’allenatore e della società. Non è vero che Soudant, D’Angelo o altri non venissero pagati. Semplicemente abbiamo effettuato dei ragionamenti in questi mesi su alcuni elementi e il prosieguo della stagione stabilirà chi ha avuto ragione. Ogni squadra deve essere composta da due blocchi di undici giocatori. Servono, insomma, due scelte per ogni ruolo. Oggi non siamo coperti dappertutto ed ecco perché inseriremo le pedine mancanti. C’è Minadeo che sta lavorando e non abbiamo fretta».
L’intervista completa nell’edizione in edicola oggi di Primo Piano Molise.
Bisogna creare entusiasmo e natale si può fare di piu