Stavolta il finale non si traveste da trappola e il Campobasso può brindare al primo successo stagionale. Sofferto, per nulla scontato, ma era facile ipotizzare che in casa del Monticelli (benché si giocasse sul neutro di Castel di Lama e a porte chiuse) ci sarebbe stato da sudare per venirne a capo. Un super D’Agostino ispira il golpe rossoblù e consegna a Foglia Manzillo una settimana finalmente serena, cancellando la beffa della rimonta subita sette giorni prima contro la Sangiustese.
Gurma sprecone – Ci sono due cambi di formazione nel 3-5-2 di partenza proposto dal tecnico rispetto alla gara con la Sangiustese: Bolzan in difesa rileva Del Duca, mentre Gurma viene preferito a Ingretolli in avanti. Fatica un po’ più del dovuto il Campobasso, ma anche il Monticelli avverte di pagare il fatto di non poter giocare davanti al pubblico amico. A tentar la fortuna per primi sono gli ospiti proprio con Gurma, che ha la chance per ribadire in rete una corta respinta di Rinaldi ma si fa pregare mandando la sfera a lato da pochi passi. Un errore che pesa e che finisce per non far decollare una gara condizionata dalla pioggia, tanto che gli attacchi risultano sterili e le poche emozioni sono figlie di tentativi dalla media distanza. Il Monticelli prova subito a rispondere con una conclusione di Pedalino, facile preda di Landi, poi però non riesce mai a proporsi con continuità dalla trequarti in su, pur reclamando per un contatto tra Lagnena e Guida che induce il direttore di gara ad ammonire l’attaccante di casa per simulazione. Il Campobasso preferisce non prendere rischi: una conclusione senza troppe velleità di D’Agostino è l’unico sussulto prima dell’intervallo.
Landi rimedia – Manca qualcosa alla manovra molisana, ma Foglia Manzillo si mostra attendista, fiducioso che il copione possa cambiare. Il Monticelli al contrario cambia volta con gli ingressi di Ninte e Gabrielli e quando scocca l’ora di gioco va vicinissimo al bersaglio grosso, pareggiando di fatto la grande chance sprecata in avvio da Gurma. La giocata di Bontà con la quale libera Pedalino è degna del cognome che porta il suo padrone, mentre quest’ultimo è sciagurato nel dribblare Landi in uscita e nell’attardarsi a concludere a rete, complice anche la posizione un po’ defilata dalla quale calcia la sfera, consentendo al portiere di rimontare e chiudere lo specchio. La difesa rossoblù si prende un bello spavento ma impara la lezione, perché da quel momento in poi per i padroni di casa gli spazi si chiudono senza appello.
D’Agostino, che musica! – È il segnale che forse pure Foglia Manzilloa attendeva per dare una sferzata al grigio pomeriggio dei suoi. Entra Ingretolli e qualcosina in avanti si nota, ma è D’Agostino il primo a scaldare le mani a Rinaldi, che si esalta sulla punizione del centrocampista ospite deviando in corner. Non è sufficiente però la risposta del portiere ascolano per scongiurare il vantaggio che arriva proprio sul calcio d’angolo concesso: scodella al centro ancora D’Agostino, irrompe di testa Danucci che svetta più in alto di tutti e fa secco il povero Rinaldi. Il vantaggio molisano scompagina i piani di un Monticelli che sin lì, pur senza strafare, aveva contenuto bene le avanzate avversarie. E nell’intento di rimediare in fretta al colpo subito finisce per scoprire il fianco e concedere un’altra ghiotta opportunità al Campobasso, stavolta puntualmente sfruttata da D’Agostino che s’invola a tu per tu con Rinaldi, venendo contrastato fallosamente. Rigore solare (e non era scontato in una giornata così scura… meteorologicamente parlando) e raddoppio che sembra congelare una volta per tutte il primo successo stagionale. Non sarà così perché un paio di minuti dopo un altro angolo costa caro alla difesa molisana, trafitta dalla stoccata di Cichella sull’imbeccata di Guerra. Le pile però sono scariche e nel finale non succede più nulla (proteste locali per un paio di mische in area non sanzionate), pur se Sosa e Ingretolli si vedono sventolare il rosso diretto dopo uno “scambio di opinioni”.
LORENZO CARDINALI