È mancata solo la zampata vincente, un gol vittoria a suggellare la grande prova dei lupi contro il temibile Castelfidardo. Nel freddo pomeriggio di Selvapiana gli uomini di Foglia Manzillo lasciano il campo tra gli applausi, con un punto guadagnato per la zona play-off, con un po’ di rammarico per uno 0-0 che forse nasconde gli effettivi meriti dei padroni di casa. Una cosa è certa però, i rossoblù hanno i numeri e soprattutto lo spirito per prendersi grandi soddisfazioni. I tifosi, ieri accorsi in numero limitato per le condizioni meteorologiche , lo hanno indubbiamente capito. Dunque il tributo ed i cori, non sono solo per Michele Scorrano, di cui si è celebrato il nono anniversario dalla scomparsa, ma per un gruppo che sta mostrando attributi e voglia di vincere.
Primo tempo in crescendo. Moduli speculari (3-5-2) per le due squadre, con entrambe le formazioni che ritrovano elementi importanti in difesa, Benvenga per i rossoblù , Giovagnoli per gli ospiti. Ci si aspetta subito un palleggio fluido dei biancoverdi che però solo nei primi dieci minuti danno l’impressione di poter domare il Campobasso. I lupi infatti fanno diga in mezzo al campo e quando possono si affidano alle incursioni di Kargbo, che sfruttando il lavoro sporco di Balistreri, mette in apprensione i centrali avversari con la sua velocità. Dunque non solo s’imbriglia il fraseggio ospite, ma si costruiscono trame di gioco interessanti : l’elegante Gerardi, chiama più volte Selvaggio in uscita con i suoi corner tagliati e l’asse di destra Del Prete-Augustus fa venire letteralmente il mal di testa al malcapitato Massi, sostituito già al minuto ‘34 con Montagnoli.
Intorno al 20’ la prima, nonché unica occasione ospite del primo parziale: un pallone insidioso dalla destra è smanacciato in qualche mondo da Landi, che nega di fatto a Pedalino un comodo appoggio in rete. I rossoblù rispondono invece secondo il trend che li vede pericolosi sui calci da fermo: stavolta il protagonista non è Del Duca, ma Gomez che al 37’ incorna bene da azione d’angolo, prima che l’estremo difensore ospite si distenda allontanando il pericolo. Il forcing dei lupi si infittisce col passare dei minuti: sul finire Balistreri reclama un penalty quando, a tu per tu con Selvaggio, cade in area dopo l’uscita avventurosa dello stesso numero uno biancoverde. Il parziale termina con il solito del Prete a percuotere sulla destra e con Kargbo che si ferma, mettendo in apprensione tutto il pubblico del Nuovo Romagnoli.
Del Prete sciupa. L’attaccante della Sierra Leone non ce la fa, condizioni da valutare nei prossimi giorni, e al suo posto Foglia Manzillo butta dentro l’altro’99, Malkaja. Il Castelfidardo parte meglio di come aveva terminato il primo tempo, e con Pigini scalda finalmente i guantoni a Landi. Balistreri, involtatosi verso la porta cade al limite dell’area dopo un contatto sospetto, Pedalino invece vorrebbe un rigore per respinta di mani, ma in entrambi i casi Catallo di Frosinone lascia correre. Al tredicesimo Trillini scheggia la traversa con un cross insidioso ma è sui piedi di Del Prete l’occasione buona per sbloccare il match: pasticcio biancoverde in fase di costruzione, prende palla Gerardi che apre per il numero due rossoblù , il quale, solissimo, non inquadra però la porta di destro. Sarà questa l’ultima combinazione fra i due, perché Foglia Manzillo poco prima della mezzora mischia le carte ed inserisce nel giro di pochi minuti Ribeiro, Marzano ed Elefante, con quest’ultimo che prende il posto dell’ammonito Strianese.
Selvaggio si supera. Cambia anche Mister Vagnoni che lascia Grazioso in panchina, lanciando Bordi e Lipsi . Intorno alla mezzora i lupi devono di nuovo mangiarsi le mani per una succulenta occasione non capitalizzata: ma stavolta il responsabile è un super portiere ospite che devia l’insidiosissimo sinistro sporcato di Marzano. Pochi minuti dopo buona chance anche per i biancoverdi che con un diagonale di poco largo a cura di Montagnoli vanno vicinissimi al colpaccio. E’ questo l’ultimo sussulto di un match divertente e giocato su buoni ritmi, un epilogo che lascia inevitabilmente un po’ di amaro in bocca ai padroni di casa, con gli ospiti sicuramente sorridenti per non aver interrotto il filotto positivo .
Allarme infortuni. La buona prestazione infonde ottimismo in casa rossoblù, anche se in vista della Recanatese si dovranno valutare le condizioni di Kargbo e di Marzano, vittima nel finale di una presunta distorsione alla caviglia. Tegole che si aggiungerebbero ai turni di squalifica ancora da smaltire di Capozzi e Varsi, problemi che non possono, non devono fermare la marcia di questo bel Campobasso.