Un punto guadagnato e una partita in meno da giocare. Il +6 non fa ancora dormire sonni tranquilli ma dà più forza al Campobasso capolista fermato sul pari senza reti dalla Recanatese. Nel frattempo, però, il Notaresco è incappato nella seconda sconfitta consecutiva a Vasto dopo quella contro il Pineto. Nel giro di quattro giorni, gli abruzzesi sono passati dal possibile -2 a un pesantissimo -6. Per la gioia della città capoluogo. Entusiasmo che sta maturando giornata dopo giornata, pur nella prudenza di una piazza abituata a essere ‘scottata’ troppe volte in passato. A vederla da fuori, però, l’ostacolo marchigiano sembrava quello più tosto delle ultime otto fatiche del campionato. Quindi, con tutti gli scongiuri del caso, ci si avvicina un altro passetto verso l’agognata promozione in serie C. Per tradurre la situazione in termini numerici, la squadra di Epifani è dietro quella di Mirko Cudini di due vittorie, che a 630 dal traguardo sono tante, altro che. Il pomeriggio del ‘Tubaldi’ è stato tutt’altro che noioso, soprattutto grazie ai Lupi che nei primi 25 minuti confezionano tre occasioni una dietro l’altra. Protagonista assoluto Pietro Cogliati, che prima si mette in proprio con una girata di destro che fa quasi la barba al palo e con una staffilata di sinistro molto insidiosa. Poi si trasforma in assist-man, serve a Vitali un pallone su un piatto d’argento ma l’under si emoziona a tu per tu col portiere. Gli avversari? Poco o nulla, se non una conclusione di Liguori che mette i brividi e un tiro-cross di Mancini non sfruttato dai compagni. Un primo tempo nelle mani rossoblù, con sprazzi di ripartenze giallorosse ben gestite dalla rocciosa difesa molisana. Un riassunto sintetico ma esaustivo per dire una cosa fondamentale: già al termine dei primi 45 si sarebbe meritato il vantaggio.
La musica della ripresa non cambia accordo. Anzi, la Recanatese è sempre più arroccata e prova a rendersi pericolosa solo su qualche (raro) corner, mentre dall’altra parte diminuisce la spinta ma non la pericolosità. Ne sa qualcosa Vitali, che messo di nuovo nelle condizioni di bucare il portiere rivale – questa volta dal subentrato Di Domenicantonio – non ha la freddezza giusta per castigarlo e regalare tre punti che non avrebbero fatto alcuna piega. È chiaro che il ko del Notaresco fa vedere il bicchiere mezzo pieno, ma con le occasioni create si sarebbe potuto e dovuto portare a casa il bottino. Del resto, la squadra nonostante la pesante assenza di Vittorio Esposito e la contemporanea defaillance di Rossetti ha dimostrato di essere tonica e di sapere quello che vuole: proseguire la marcia trionfale verso il salto di categoria.
fds

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