Uno dei a anticipi di un sabato che segnerà – da domani – il cambio di orario federale con le gare che, complice l’ora solare, saranno anticipate di mezz’ora dalle 15 alle 14.30.
Il Campobasso 1919, forte dei sette successi consecutivi, punta a centrare l’ottava meraviglia seppur in un incrocio complicato come quello del ‘Santa Cristina’ in casa dell’arrembante Campomarino di mister Leo Tanga, determinato a riscattare le quattro reti patite domenica scorsa sul campo dell’Isernia San Leucio.
I bassmolisani – che avevano iniziato la loro stagione a Portocannone per i lavori sul proprio impianto – ritrovano la struttura di casa dove si erano peraltro esibiti mercoledì scorso riuscendo nella remuntada contro il Trivento e centrando l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia dove ritroveranno la Turris acerrima rivale nello scorso torneo di Promozione (seppur con una storia importante alle spalle, le due squadre in questa stagione sono formalmente matricole per il massimo torneo regionale).
«È un campo ostico – spiega alla vigilia il tecnico Pino Di Meo – e dovremo essere bravi a far emergere tutte le nostre qualità. Del resto, più in generale, sino alla pausa natalizia tutte le gare che ci attendono saranno complicate e non bisognerà mai abbassare la guardia».
Tra i rossoblù non si segnalano particolari problematiche, eccezion fatta per Lucio Boris Di Lollo alle prese con una distorsione al ginocchio che lo terrà fuori per un po’.
Quanto al pubblico, la società di casa ha messo a disposizione dei tifosi del Campobasso 266 posti acquistabili esclusivamente in prevendita con botteghino aperto allo stadio dalle nove a mezzogiorno. Il costo del singolo tagliando è stato fissato in sei euro con l’invito del club ai tifosi a non mettersi in viaggio senza titolo d’ingresso.

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