Mister Di Meo l’aveva annunciato: «Arriverà qualcuno a completare il reparto d’attacco dove siamo contati». Detto fatto. Ieri nel primo pomeriggio ha apposto la propria firma sul contratto che lo lega al Campobasso l’attaccante Manuel Guillari. Si tratta di una prima punta di 25 anni. Cresciuto nei settori giovanili di Reggiana e Ternana, ha difeso i colori di tante squadre in carriera. Ad Angri ha vinto un campionato di Eccellenza proprio nella passata stagione, ha disputato buoni campionati anche con il Paternò e l’Aversa Normanna in serie D. Non è un cannoniere nel vero senso della parola ma ha fisicità ed è chiamato a dare una mano per dare peso in area avversaria. Ha avuto qualche problema fisico in Campania ma ora pare stia bene ed è pronto a vestire al meglio la maglia rossoblù. La società spiega che «arriva nel capoluogo a titolo definitivo dall’Agropoli, seconda forza del girone B nel campionato d’Eccellenza campano. A Manuel un caloroso benvenuto».
Vigilia della sfida interna alla Turris, l’ultima del girone di andata. Come detto in questi giorni, sarà una domenica speciale, dedicata alla memoria di Vincenzo Cosco, «simbolo dello sport molisano e stimato allenatore in Italia e nel mondo, un vero uomo di campo, che ha segnato il corso della storia sportiva di una regione piccola ma tenace, proprio com’era lui» sottolinea il club rossoblù che ha preparato tra le altre cose un video che sarà mandato in onda integralmente sulla Cb Tv in occasione dell’intervallo della gara. Quella canzone ‘Bruci la città’ che tanto piaceva al mister è l’emblema forse della sua personalità, come viene ricordato dai suoi ex calciatori. In particolare, ci sono i pensieri di Antonio Minadeo e di Matteo Monti. Il capitano: «Il ricordo del mister è uno solo, la sua faccia sorridente e piena di entusiasmo ogni giorno che arrivava al campo per l’allenamento. Questo è il ricordo più bello che ha lasciato dentro di me». Il ‘puma’: «Lo ringrazierò sempre, lo porterò nel cuore per sempre, è stata una figura importante in quella annata a Campobasso e poi negli anni successivi nella vita». Anche altri giocatori l’hanno voluto salutare, da Iannini a Migliaccio passando per Giuffrida. E naturalmente gli altri molisani che hanno avuto il piacere e l’onore di essere guidati dallo Special Wolf.