“La dumenca a Campuasc”, i brividi per una curva Nord-Scorrano vestita a festa, il ritorno dell’amore vero, sviscerato per i colori del cuore. Il Campobasso batte 3-1 il Monterotondo e parte col piede pigiato sull’acceleratore di fronte a 3mila spettatori. Di Nardo-Gonzalez-Corvino riempiono il tabellino e il caldo pomeriggio di Selvapiana in una partita non facile, contro un’avversaria organizzata e anche pericolosa a tratti. I rossoblù stanno crescendo nella condizione che tuttavia è ancora da affinare, così come la compattezza dei reparti. Farlo con la pancia piena sarà molto più piacevole.
Mosconi sceglie la formazione che ha vinto le due di Coppa. Dunque, sempre 3-5-2 con Corvino largo a sinistra pronto a sfornare assist e giocate per la coppia d’attacco Ripa-Di Nardo. Gonzalez comanda la difesa, Maldonado leader del centrocampo rossoblù. L’avvio ospite è intraprendente, i laziali vanno veloci sulle fasce e provano a dar fastidio alla difesa di casa. Al primo affondo il Campobasso passa: Maldonado è un trattore in mediana, recupera palla, uno sguardo in profondità e assist al bacio per Di Nardo, l’attaccante castiga il portiere in uscita facendo esplodere la curva. Ritmi forsennati, l’arbitro fa giocare ma il primo a farne le spese è Pontillo (ammonito). Al 15’ episodio più che dubbio: Ricamato anticipa l’ultimo difensore che allunga il piede commettendo fallo, per l’arbitro non è rigore. Sul rinvio, Ripa per poco non insacca pressando il portiere. Al 18’ doppia clamorsa opportunità per i rossoblù: Ripa serve col contagocce Di Nardo che si invola di nuovo ma questa volta calcia sul portiere, sulla respinta Corvino trova la risposta. Sul capovolgimento rischio enorme, Esposito salva su Meledandri. Altre proteste casalinghe per l’atterramento di Ripa, il direttore di gara dice ancora “no”. Al 26’ doppio cambio: Pontillo si fa male, per la regola degli under Mosconi è costretto a inserirne due, Lombardi e Ioio, e così esce anche Ripa, visibilmente contrariato. I laziali restano saldamente in partita, il 2003 Riosa si costruisce un’occasione, destro alto non di molto. Si rischia: al 33’ mezza difesa fatta fuori sull’attacco proveniente da destra, Amore calcia fuori con deviazione. Proprio sul gong, il raddoppio dei Lupi: corner di Corvino, mischia furibonda risolta dal piedone di Gonzalez.
Nella ripresa i ritmi sembrano meno indiavolati. Bonacchi è decisivo su Cuccioletta, dall’altra parte Corvino ci prova ma senza fortuna. Al 61’ i laziali la riaprono: Ioio in scivolata fa fallo su Scaffidi, è rigore del quale si occupa Amore che spiazza Esposito. Il calo fisico dei Lupi è evidente. Nel momento di difficoltà ci pensa al 69’ Corvino a far alzare lo stadio in piedi con un gol splendido: supera in velocità l’avversario e a portiere in uscita effettua un cucchiaio. 3-1. A dieci dalla fine azione avviata da Tordella, Corvino di prima per Lombari che da due passi colpisce la traversa. Ma è tutto invalidato dal fuorigioco. Poi c’è solo da festeggiare. FdS