Settanta chilometri in cui si è sviluppata una fuga poi estintasi sul finale di tappa, la nona del Giro d’Italia edizione numero 101, lungo i 225 km tra Pesco Sannita ed il Gran Sasso (Campo Imperatore) vinta dalla maglia rosa Yates.
Il Molise – da Sepino a Rionero Sannitico – ha ospitato circa settanta chilometri (poco meno di un terzo) della frazione che rappresentava il terzo arrivo in salita della corsa rosa dopo l’Etna di giovedì ed il santuario di Montevergine di Mercogliano (sabato).
Scattati in quindici dopo appena un chilometro con Boivin poi ripreso dal gruppo, c’è stato spazio per gli altri quattordici attaccanti Gianluca Brambilla della Trek Segafredo a lungo maglia rosa virtuale della corsa assieme al compagno Didier, Cherel dell’Ag2R La Mondiale, Ballerini e Masnada dell’Androni Sidermec, Boaro e Visconti della Bahrain Merida, Andreetta della Bardiani Csf, Benedetti della Bora-Hansgrohe, Wellens della Lotto-Fix All, Behrane della Movistar, Carthy della Education First, Belkov della Katusha-Alpecin e Turrin della Wilier Triestina.
Arrivati in regione con poco più di 4’30” di margine, i fuggitivi hanno man mano ampliato il proprio margine lungo la Statale 17 portandolo ad oltre sei minuti all’ingresso del centro abitato di Bojano dove hanno ricevuto gli applausi di tanti tifosi (tra cui il neo governatore Toma) portandolo a 6’46” al 37esimo chilometro con una media di corsa, nella prima ora, a 45,2 km/h. All’uscita di Bojano erano quasi sette i minuti di vantaggio così come all’ingresso nella provincia di Isernia.
Ad Isernia il vantaggio dei quattrodici è salito a 7’20” con all’ingresso di Miranda un margine di 7’26” con una media dopo due ore di corsa a 42,7 km e all’uscita dallo svincolo di Rionero un margine di 6’50”.
Da quel momento in poi la gara si è dipanata in Abruzzo dove l’ascesa di Roccaraso, così come quella di Calascio sono state interlocutorie prima dell’accensione delle polveri sul finale.
Sul territorio regionale – nonostante gli eventi concomitanti e la giornata festiva per la ricorrenza della mamma – tanto l’entusiasmo e gli applausi tributati ai corridori per il loro sforzo, così come grande divertimento ha suscitato, ad Isernia, la sosta della carovana pubblicitaria con tanto di piccolo show sul palco nei pressi della stazione ferroviaria.