Palloncini colorati, bianchi per la purezza e blu perché era il suo colore preferito, applausi, lacrime, la canzone “L’ultima poesia” di Geolier e Ultimo hanno salutato il feretro di Gloria Griguoli che sabato scorso, a soli 17 anni, ha perso la vita in un incidente stradale sulla Bifernina. Gremita la chiesa di San Giuseppe a San Salvo dove ieri si sono svolti i funerali e che non è riuscita a contenere la moltitudine di persone che si è voluta stringere al dolore di mamma Angela, papà Amedeo, della sorella Giorgia e di tutti suoi parenti. Altrettanto ricolma la piazza antistante l’antico tempio dove gli altoparlanti hanno permesso a tutti di poter ascoltare il rito funebre. A piangere la giovane tre comunità: Trivento, il paese molisano di cui è originaria la sua famiglia, San Salvo, dove si era trasferita da anni, e Vasto, dove studiava. I suoi sogni si sono spezzati all’improvviso il 9 novembre, intorno alle 20.30, sulla statale 647 che collega Termoli a Campobasso.
«Siamo fatti per l’eternità – ha detto don Raimondo Artese – la vita è solo un passaggio, sulla terra tutti abbiamo un termine. Nelle nostre attese e prospettive non vediamo il segno di Dio, ma il destino del credente è che al termine della vita sarà giudicato per l’amore e l’attenzione che ha avuto per gli altri. Non dobbiamo essere presi da euforia, disagio e distrazione, non facciamoci distrarre da quei seduttore che ci distraggono dalla verità».
In lacrime Giorgia, la sorella di Gloria, che ha letto una lettera scritta durante la notte: «Non dimenticherò niente di noi e non ti dimenticherò mai, i nostri discorsi, i consigli e tutto quello che dicevano di nascosto da mamma, nemmeno i litigi. Non potevano stare l’una senza l’altra e se avessi saputo che ti avrei perso così presto avrei passato più tempo con te. Quel maledetto giorno mamma mi ha detto che avevi fatto un incidente grave e avevo già capito. Mamma ed io ti chiamavano ininterrottamente ma senza ricevere risposta. All’inizio non volevo crederci, ma poi quando siamo finiti in quella sala ho capito davvero quello che stava succedendo e so che tutti i momenti belli che abbiamo vissuto insieme li hai ricordati fino all’ultimo. Quando sono entrata in camera ho sentito un magone perché tutto mi ricorda di te e la stanza sapeva ancora del tuo profumo. So che non posso stare male perché tu non lo vorresti. Mamma e papà sono distrutti, ho visto per la prima volta piangere papà. Ieri eravamo attorno alla tavola di nonna a piangere, mentre solo qualche giorno fa eravamo lì a ridere e scherzare. Ora sono da sola senza di te con le lacrime agli occhi. Dicevi a tutti che ero una mini te e tutti dicevamo che eravamo uguali non so perché è capitato a te, dal carattere difficile ma eri la più buona del mondo. Incontra anche Marti. Non abbandonarmi mai».
A parlare anche le cugine Claudia e Martina: «Sabato il tempo si è fermato e le parole non esistono, esiste solo dolore. La tua testardaggine ti ha reso decisa e sicura. Sarai sempre nelle nostre risate soprattutto la domenica da nonna. Stavamo organizzando il futuro, una casa e una vita insieme ma tu non sei più accanto a me a prendermi in giro per come ero vestita. Non dimenticherò mai il tuo sorriso e lo sguardo dolce che si illuminava per le piccole cose. Mi mancherà la tua cucina anche se non era buona, i tuoi intrugli. Mi mancherai amore mio».
A portare l’ultimo saluto a Gloria anche il suo capo scout Daniele: «Non si può trovare il senso di una prematura scomparsa come questa, ma dobbiamo uscire da questo luogo sacro portando a casa la responsabilità di continuare a vivere la nostra vita nell’amore, conservando il ricordo di Gloria in una porzione della nostra».